Pomaretto e Perosa Argentina: la protesta dei genitori per il ritorno a scuola

26/03/2021 - 12:44

Niente protesta da parte degli insegnanti dell’istituto Gouthier oggi, venerdì 26 marzo. Il corpo docenti ha deciso di non partecipare alla proposta indetta oggi contro la gestione della scuola in relazione alla situazione pandemica, ma hanno ribadito il proprio sostegno e solidarietà alle loro ragioni.

 

«Gentili famiglie - hanno scritto in un messaggio ai genitori - avvertiamo quanto mai il desiderio di essere al vostro fianco a sostenere le vostre ragioni di sciopero e le vostre fatiche. Come insegnanti, in segno di solidarietà, avevamo pensato di esporre uno striscione e dei cartelloni contenenti i nostri messaggi di buon auspicio, nella speranza di poter ritornare presto a lavorare insieme, tutti in presenza. Ebbene, non siamo stati autorizzati dal nostro Capo d' Istituto».

 

L'AUTORIZZAZIONE NEGATA DALLA DIRIGENTE

La mancata autorizzazione è arrivata, tramite e-mail protocollata, giovedì 25 marzo. Poche righe che non davano il via libera alla richiesta di presidio e posa di iscrizioni nelle pertinenze nei plessi dell’istituto: «Alla luce della normativa vigente - si legge nel documento a firma della dirigente scolastica Giuliana Massaro - la scrivente non ritiene di poter dare l’autorizzazione».

 

Un no che ha stupito gli insegnanti: «La preside non poteva autorizzare il presidio perché si sarebbe dovuta chiedere l’autorizzazione ai vigili o ai carabinieri, ma gli striscioni non creavano un problema a nessuno - commenta Antonella Bonansea, rsu -. Non abbiamo capito il motivo del suo no completo. Avrebbe potuto chiederci cosa intendevano dire e perché e invece non ce lo ha domandato».

 

INSEGNANTI: LA MANCATA ADESIONE ALLO SCIOPERO

Oggi è stato indetto uno sciopero nazionale a cui le insegnanti dell’istituto hanno deciso di non aderire: «Ci siamo confrontate molto al nostro interno - prosegue Bonansea -. Siamo consapevoli che il diritto all’istruzione in questo momento cozza con il diritto sanitario. Nel nostro gruppo ci sono anime diverse e tutte hanno le loro ragioni. Vogliamo solo dire che questa non è la nostra scuola, senza andare contro a nessuno. Non pensiamo di poter aprire a tutti i costi, ma questa scuola non ci piace, lasciatecelo dire e aiutateci a tornare in sicurezza il prima possibile in presenza».

 

Al momento quindi la protesta è portata avanti in particolar modo dai genitori che si sono trovati fuori dalla scuola di Pomaretto con alcuni alunni (nella foto in alto). Nella foto qui sotto, i genitori davanti alla scuola di Perosa Argentina.

 

 

Al no della dirigente scolastica di appendere gli striscioni alla scuola di Perosa, gli insegnanti hanno trovato una strada alternativa: «Li troverete appesi in uno spazio pubblico che ci è stato gentilmente indicato dalla Sindaca Nadia Brunetto, in Viale Duca d'Aosta e ovviamente nelle chat delle vostre classi, attraverso i Rappresentanti».