È stato in corso nell'ultima ora e mezza, prima del tavolo di coordinamento dei presidenti degli Enti di gestione delle aree protette del Piemonte, presso l'assessorato a Montagna e Parchi Fabio Carosso, un incontro tra i due principali protagonisti della polemica scaturita nelle ultime settimane sul progetto Life WolfAlps e - di conseguenza - sulla gestione del lupo.
Si tratta di Mauro Deidier, autore di una lettera che sollevava pesanti critiche relative ai costi e alla trasparenza dell'imponente progetto con finanziamento europeo per la tutela del lupo e la convivenza con l'uomo sulle Alpi, e di Giuseppe Canavese, direttore del Parco delle Alpi Marittime, responsabile del progetto, che ha risposto ampiamente, nell'ambito di un acceso botta e risposta per corrispondenza.
«Abbiamo un'ora e mezza d'incontro - anticipava Deidier questa mattina - nel quale non si parlerà solo di lupo, ma di coordinamento tra le attività dei due enti. Ci diamo un metodo di lavoro sui progetti comuni, un percorso di collaborazione. Sarà un momento di colloquio e di raccordo. Non si tratta di una guerra tra enti nel modo più assoluto».
Ieri sera l'argomento "lupo" e progetto " Life WolfAlps" è stato ampiamente dibattuto nel Consiglio del parco Alpi Cozie. «Ognuno ha detto la sua opinione, alcuni Consiglieri hanno contestato la mia lettera, soprattutto per il metodo - commenta Deidier -. Non c'era nulla da approvare, perché la richiesta di riapprovare l'agreement al progetto non ha fondamento. Non si riapprova lo stesso atto due volte. Al limite eventualmente si ripudia, ma la mia indicazione è sempre stata di rimanere nel progetto. La partecipazione è stata approvata nel 2019, a valenza quinquennale».
Nel corso del Consiglio direttivo dell'EGAPAC, fa sapere il presidente, i consiglieri hanno approvato una serie di punti all'unanimità e hanno discusso una bozza degli indirizzi per il programma da allegare al bilancio di previsione: documenti che andranno in approvazione giovedì prossimo nel futuro Consiglio direttivo: «I contenuti è giusto che emergano quando sarà approvato - si limita a commentare Deidier -. Ho comunque chiesto di ottimizzare l'uso delle risorse per progetti puramente scientifici, e di sviluppare il più possibile altri aspetti come il rapporto con le scuole o la manutenzione. Devo dire che l'ente è grande e ha delle risorse a disposizione. Quanto a WolfAlps nel rispetto degli impegni presi sono di meno le diverse persone iscritte al progetto tra i dipendenti del nostro Parco».
Nel merito della discussione scaturita dalla sua lettera Deidier commenta: «Non mi aspettavo il riscontro davvero grande che ho avuto da una ventina di sindaci e tantissimi altri soggetti che aspettavano che qualcuno dicesse le cose che ho detto, a fronte di poche associazioni ambientaliste che mi hanno criticato». È diventato una sorta di leader per coloro che protestano per la gestione del progetto europeo e del lupo in generale: «Si, ma non cerco notorietà. Cerco di non scaldare una sedia, e di svolgere il mio compito, peraltro da volontario, secondo le prerogative del presidente. Credo sia importante che i progetti di ricerca, e anche WolfAlps, abbiano dei correttivi, non si chiudano a riccio e si aprano a maggior collaborazione con il territorio, in questo caso i sindaci e gli allevatori».