I sindaci dell'Alta Val Chisone, da Roure a Sestriere, per mano del sindaco di Pragelato Giorgio Merlo, firmano una lettera indirizzata all'Agenzia per la Mobilità Piemontese per denunciare ancora una volta i problemi mai risolti degli studenti per il rientro in autobus da Oulx e da Pinerolo a Pragelato.
Soprattutto, la lettera definisce «all’insegna del qualunquismo e del semplice scarico di responsabilità politica e finanziaria» la risposta dell'Agenzia alla lettera inviata dal Comune di Pragelato nelle settimane scorse agli organismi preposti in merito al trasporto dei ragazzi da Pinerolo a Pragelato e rientro e da Pragelato a Oulx e relativo rientro.
La questione è stata più volte sollevata e ne abbiamo parlato in modo approfondito sull'Eco del Chisone di mercoledì 23 settembre. Ci torneremo sul numero di mercoledì 2 novembre.
«A fronte di un disagio più volte richiamato, la risposta dell’Agenzia Mobilità Piemontese, l’AMP, è il semplice invito ai Comuni interessatidi farsi carico della spesa e pagare per un servizio sempre più scarso e scadente. Un atteggiamento a dir poco irresponsabile».
Per spiegarsi meglio i sindaci firmatari (Giorgio Merlo di Pragelato, Andrea Ferretti di Usseaux, Michel Bouquet di Fenestrelle e Rino Tron di Roure) portano un esempio concreto: «I ragazzi di Pragelato che frequentano le superiori di Pinerolo, per il rientro dalle lezioni hanno da 45 a 90 minuti di attesa per l’autobus per la tratta da Perosa Argentina verso i comuni di Roure, Fenestrelle, Usseaux e Pragelato. Mentre i ragazzi che frequentano il Liceo Des Amboix, per il rientro da Oulx attendono ben 45 minuti a Sestriere per l’arrivo dell’autobus che scende a Pragelato. È del tutto ovvio che il disagio subito dai residenti in Alta Valle dovrebbe essere affrontato rivedendo il piano dei percorsi e riservando una linea esclusivamente per l’Alta Valle appunto».
I sindaci lamentano una ulteriore penalizzazione per i ragazzi residenti in montagna e, di conseguenza, l'effetto di provocare un ulteriore spopolamento. Da qui un nuovo «appello alla dovuta responsabilità politica ed istituzionale» per la società preposta al servizio, di comune intesa con Città Metropolitana nell'affrontare una situazione «che crea problemi e disagi per centinaia di famiglie» e che aggrava il rapporto tra pianura e montagna «con enormi ricadute negative per gli ormai pochi residenti nelle valli».