I sindaci della Via Lattea hanno scritto una lettera al prefetto di Torino chiedendo di incrementare e rafforzare i controlli, «affinché - precisa il sindaco di Pragelato Giorgio Merlo - vengano rigorosamente rispettati i contenuti e i criteri contenuti nel DPCM inerenti gli spostamenti nelle nostre località di persone non residenti o che si muovono con finalità diverse da quelle prescritte dal Decreto».
La richiesta è stata fatta a seguito dell'invasione nelle località turistiche di montagna da parte di persone che non abitano in quei paesi, trasgredendo di fatto i dettami governativi. Alcuni erano già in loco prima del decreto di lunedì sera. Altri si sono spostati verso le seconde case, o in cerca di un alloggio, anche dal giorno dopo, a divieto già vigente. La sera di martedì molti bar e ristoranti avevano deciso di chiudere le loro attività, anche prima del nuovo decreto più restrittivo, per evitare assembramenti nei loro locali, e avventori in molti casi poco propensi a rispettare le regole sulle distanze e gli accessi ai locali.
«Il rafforzamento dei controlli - prosegue Merlo - è una misura necessaria ed indispensabile per evitare che i nostri piccoli comuni, seppur ad alta densità turistica, debbano convivere in questa fase delicata e difficile per tutti, con migliaia di persone. Senza dimenticare che l’età media dei nostri residenti è molto alta e quindi si tratta di persone anziane più vulnerabili sotto il profilo della salute.».
PENDOLARI TRANSFRONTALIERI
I sindaci della Via Lattea hanno anche sottoposto al Prefetto il problema dei lavoratori trasnfrontalieri, «che si spostano quotidianamente e operanti per lo più a Monginevro. Un’area che registra una forte presenza turistica dove non risulta attivo ancora alcun servizio di controllo e di prevenzione».