Siamo ormai giunti a 2/3 del trimestre invernale, ma fino ad ora di inverno vero non si è visto nulla o quasi; c’è solo da ricordare la moderata irruzione fredda di metà dicembre culminata con la “nevicatina” di Santa Lucia, oltre alle abbondanti nevicate occorse in montagna tra fine novembre ed i primi di dicembre che hanno salvato le stazioni sciistiche poste a quote superiori ai 1500 metri.
Per il resto l’alta pressione ha spesso dominato sull’Italia, solo a tratti indebolita dalle correnti perturbate atlantiche in scorrimento sull’Europa centro-occidentale, che tra l’altro hanno contribuito a rendere anormalmente mite il clima anche sulla Scandinavia e sulla vicina Russia, impedendovi l’accumularsi del freddo (e della neve al suolo) che di solito funge da “serbatoio” per le ondate di freddo invernali nella nostra penisola.
Proprio nei giorni della merla, il clima sulla pianura pinerolese è divenuto ancora più mite e più vicino alla primavera per effetto dei venti di Foehn, con le temperature massime che nella giornata di ieri hanno diffusamente superato i 15 °C. Ma l’inverno verrà ulteriormente umiliato da una precoce riscaldata simil-primaverile che con tutta probabilità avverrà tra domenica e martedì, sia in quota che in pianura dove nella giornata di lunedì si potranno addirittura toccare o superare i 20 °C. Infatti, una nuova rimonta anticiclonica sul Mediterraneo centro-occidentale dal nord Africa porterà valori termici in quota da piena primavera praticamente su tutta l’Italia, con la concreta possibilità che si attivino nuovi deboli venti di Foehn particolarmente miti nella giornata di lunedì che saranno appunto complici delle elevate temperature previste in pianura. La mitezza fuori stagione sarà presente anche nelle giornate di domenica e martedì, seppur più attenuata, grazie all’anticiclone sub-tropicale africano.
Tuttavia, già nel corso della giornata di martedì l’anticiclone delle Azzorre, inizialmente ubicato alle basse latitudini atlantiche, tenderà rapidamente ad estendersi verso nord puntando l’Islanda ed addirittura la Groenlandia, invitando una massa d’aria molto fredda di origine groenlandese a scendere verso l’Europa centrale per poi probabilmente dilagare su tutta l’Italia tra mercoledì e giovedì prossimo. Si tratterebbe di una ondata di freddo in piena regola, che in poche ore ci farà passare da un clima prettamente primaverile ad uno tipicamente invernale mediante una forte ventilazione da N-NW; è ancora da determinare con esattezza la traiettoria dell’aria fredda, da cui dipenderà anche la quantità di freddo che riuscirà a sfondare in Valpadana. Per le nostre zone si tratterà quasi sicuramente di freddo secco e quindi non associato a precipitazioni (a meno di clamorosi cambiamenti) e forse inizialmente mascherato alle medie-basse quote da un nuovo episodio di Foehn.
Oltretutto l’ondata di freddo pare avere vita molto breve, senza dare il via a chissà quale periodo di tempo prettamente invernale, poichè l’anticiclone delle Azzorre dovrebbe rapidamente estendersi da ovest verso gran parte dell’Europa centro-occidentale, chiudendo la porta alle correnti artiche così come chiuderà anche la porta alle correnti atlantiche impedendo l’arrivo di una perturbazione foriera di neve anche a quote basse. Ad ora risulta alta la probabilità (ma è da confermare) che la seconda settimana di febbraio trascorra con tempo generalmente stabile e nuovamente mite per il periodo, soprattutto in quota mentre al suolo un po’ di freddo potrebbe resistere per alcuni giorni. Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto fin qua:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo