Si è conclusa questa notte la caccia all’autore dell’investimento mortale avvenuto alle quattro di mattina di domenica a Stupinigi, lungo la Sp143, dove i Carabinieri erano intervenuti rinvenendo cadavere sul ciglio della strada l'albanese Franko Gjinaj che oggi avrebbe compiuto 36 anni. L’esecuzione di accurati rilievi sul posto e l’acquisizione dei filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti in tutte le possibili vie di fuga percorribili dall’automobilista responsabile dell’omicidio, hanno consentito ai militari dell’Arma di stringere il cerchio su una Golf bianca che, dopo l’urto, aveva perso lo stemma. Un piccolo dettaglio che ha fatto scattare controlli mirati presso le carrozzerie del circondario. Una pattuglia dei carabinieri della Compagnia di Rivoli ha trovato in un'autofficina di Giaveno la Golf gravemente danneggiata e con tracce ematiche ancora visivamente riscontrabili sul cofano, portata lì nella mattinata del 20 gennaio direttamente dal proprietario che aveva detto all’ignaro carrozziere di aver investito accidentalmente un capriolo. Rintracciato e condotto in caserma l’uomo, un operaio 34enne di Giaveno, messo alle strette ha confessato, raccontando agli investigatori dell’Arma che aveva accidentalmente investito il pedone. Accortosi di quanto accaduto, si sarebbe prima fermato a circa 300 metri più avanti senza prestare o richiedere soccorso, per poi ripartire subito dopo in preda al panico e tornare successivamente in prossimità del luogo dell’incidente, notando una persona esanime riversa sulla carreggiata. L'uomo è stato arrestato e dovrà ora rispondere di omicidio stradale ed omissione di soccorso.
22/01/2020 - 07:28