Decreto Ponti: al Piemonte arrivano 135 milioni per 32 opere

18/12/2019 - 15:47

Sono 32 su un totale di 76 nell’intero bacino del Po, i ponti che potranno essere messi in sicurezza o ricostruiti in Piemonte da qui al 2023, grazie all’assegnazione di oltre 135 milioni di euro di risorse. È infatti alla firma il Decreto Ponti, il decreto attuativo interministeriale per l’assegnazione a livello nazionale di 250 milioni di euro da parte del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero dell’Economia, con una dotazione di 50 milioni per cinque anni, da ripartire tra le regioni Piemonte, Liguria, Lombardia, Emilia e Veneto.

 

Il Piemonte ha ottenuto oltre la metà delle risorse a disposizione per mettere in sicurezza o ricostruire i ponti classificati come ‘prioritari’, in base a requisiti di ‘livello di sicurezza’, ‘traffico interessato’ e ‘popolazione servita’. «Grazie alla nostra tenacia oggi festeggiamo un risultato importante: abbiamo sbloccato una situazione di notevole criticità per la nostra regione. Siamo particolarmente soddisfatti - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio per il budget destinato al Piemonte, dove storicamente si registrano danni consistenti a causa delle continue calamità atmosferiche e della mancanza di risorse per la manutenzione. Il percorso realizzato per arrivare a questo decreto ha fatto emergere il valore della vicinanza al territorio: sono infatti gli enti locali i veri protagonisti di questo successo, quali depositari della conoscenza di ciò che realmente serve e delle vere priorità, trasmesse poi a noi per fare le giuste pressioni sul governo centrale».

 

«Le risorse sono state allocate e siamo perciò sicuri che i lavori potranno essere realizzate» conferma l’assessore ai Trasporti e Opere Pubbliche della Regione Piemonte Marco Gabusi in un comunicato stampa di queste ore.

 

La ripartizione dei fondi prevede 66,1 milioni per la Città Metropolitana di Torino per una serie di ponti tra cui quelli di Inverso di Pinasca, Vigone e Villafranca (nella foto). Non sono ancora ufficiali le cifre che spetteranno nello specifico ad ogni struttura.

 

Altri 45,3 milioni vanno al Cuneese; tra le numerose strutture finanziate in Provincia Granda ci sono anche Cardè e Cuneo, per il viadotto Soleri che comprende strada e ferrovie e si presenta in una situazione piuttosto critica.

Rientrano nel fondo anche sette ponti piemontesi gestiti da ANAS, a cui vanno 10,6 milioni, nei comuni di Asti, Govone (Cn), Romano Canavese (To), Settimo Vittone (To), Torino, Villadossola (Vc) e Villafocchiardo (To).

Sul tema "sicurezza ponti e viadotti" nell'area di diffusione de L'Eco del Chisone, è in corso un'indagine a puntate del nostro giornale. Sul numero uscito oggi, la quarta puntata, dedicata al Ponte sul Lemina, al confine tra Vigone e Cercenasco.