Nichelino - Un gioco di partecipazioni per provare a immaginare un percorso futuro per i 400 dipendenti (molti dei quali tecnici ed informatici), tutti residenti nel torinese, tra cui una ventina tra Nichelino e Moncalieri, attualmente in forza alla Olisistem Start di Settimo Torinese, azienda di infomation technology e call center (con sedi in diversi parti d'Italia), ma che rischiano il posto. Con i lavoratori del territorio, questa sera si è tenuto un incontro pubblico a Nichelino, presso il palazzo comunale. La delegazione, guidata dalla rappresentante del sindacato Fim-Cisl Emanuela Di Vietro, ha raccontato di una problematica esplosa successivamente all'arresto, per frode al fisco per oltre 70 milioni di euro nel marzo scorso di Luigi Scavone, patron di Alma spa, colosso del lavoro interinale, di cui Olisistem è una partecipata.
L'obiettivo che si sono dati i partecipanti all'incontro è quello di attivare una rete tra lavoratori e Comuni coinvolti. Diego Sarno, consigliere regionale che oggi ha presentato un' interrogazione a Palazzo Lascaris, ha focalizzato come la problematica principale sia aprire un'interlocuzione diretta con i principali committenti che avevano affidato a Olisistem le loro commesse: Intesa Sanpaolo e Reale Mutua, perchè vincolino l'assegnazione dei servizi di call center ad altri operatori con l'assorbimento del personale Olisistem.
Presenti l'assessore al lavoro Fiodor Verzola, che ha puntato il dito sull'assenza di vere politiche del lavoro a livello nazionale. Il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna, accompagnato dall'assessore Silvia Di Crescenzo, ha presentato un modello di rilevazione delle singole posizioni economiche dei lavoratori da proporre anche alle altre municipalità coinvolte, perchè vengano immediatamente inserite in programmi di sgravi e nelle banche dati che incrociano domande con offerte di lavoro.