Gli ultimissimi giorni di agosto potrebbero essere gli ultimi con un clima ancora pienamente estivo, dove le temperature massime in pianura riusciranno a superare abbastanza agevolmente, seppur di poco, i 30 °C e quelle minime faranno molta fatica a scendere sotto la soglia dei 20 °C.
L’anticiclone delle Azzorre, dopo essersi di nuovo temporaneamente esteso su gran parte dell’Europa centro-meridionale tra oggi e domani grazie anche ad un modesto contributo di aria calda africana in quota, tenderà gradualmente a perdere forza già tra sabato e domenica consentendo un nuovo aumento dell’instabilità pomeridiana-serale soprattutto sui monti. Tuttavia il caldo, accompagnato da moderate condizioni di afa, insisterà fino a domenica.
Tra lunedì e martedì, una saccatura depressionaria colma di aria fresca di origine nord-atlantica porterà maltempo e temperature autunnali sull’Europa centro-settentrionale, con l’obiettivo di interessare almeno parzialmente anche il nord Italia e quindi di apportare la classica “rottura estiva”, fatta di temporali e marcato calo delle temperature senza la possibilità di tornare alle condizioni precedenti. Dopo aver anche avallato l’ipotesi della rottura, i modelli ora sembrano essersi allineati verso una marginale influenza delle correnti fresche nord-atlantiche, le quali scorreranno in gran parte oltralpe ma dovrebbero comunque riuscire a far calare in modo sensibile (ma non troppo) le temperature con annessa un’ondata temporalesca: terminerà quindi in modo abbastanza brusco il periodo pienamente estivo ma i valori termici s riporteranno solo intorno alla media del periodo o poco sotto. La giornata più a rischio temporali, anche di forte intensità, per le nostre zone dovrebbe essere quella di lunedì, mentre il calo termico più pronunciato dovrebbe avvenire tra lunedì e martedì in concomitanza di un rasserenamento del cielo.
La cartina sottostante mostra la situazione barica a livello europeo prevista per la giornata di lunedì:
Si nota la saccatura depressionaria, alimentata dalle correnti fresche/fredde di origine nord-atlantica, centrata sul Mare del Nord che spingerà in modo marginale le correnti stesse verso le nostre zone. Sull’Italia è già presente una blanda area depressionaria responsabile dell’instabilità del weekend, mentre l’anticiclone delle Azzorre rimane saldamente esteso tra il vicino Atlantico e la penisola iberica.
Il parziale e veloce ingresso dell’aria fresca sul nord Italia sarà dovuto proprio all’”ingombrante” presenza dell’anticiclone delle Azzorre appena ad ovest dell’Italia, che non permetterà probabilmente un suo affondo più netto verso il Mediterraneo. Questa sorta di “lotta” tra l’anticiclone delle Azzorre e le saccature depressionarie nord-atlantiche potrebbe essere il leit-motiv della prima decade di settembre, con l’aria fresca che a tratti riproverà ad inserirsi con più decisione verso l’Italia (un tentativo più serio potrebbe avvenire alla fine della prossima settimana) ma con l’anticiclone pronto ad opporsi e a deviare il grosso delle correnti oltralpe o verso l’Europa orientale: una possibile evoluzione del tempo nelle nostre zone che ne potrebbe derivare si chiama “piccola estate settembrina”, caratterizzata da molte giornate soleggiate e ventilate, fresche\freddine di notte e al primo mattino e gradevoli di giorno e con l’attività cumuliforme pomeridiana sui monti ridotta ai minimi termini (escursioni in alta quota non più a rischio pioggia dopo l’ora di pranzo).
Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto fin qua:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo