La forte irruzione di aria fredda, che ha fatto molto parlare di sè specialmente per le nevicate quasi fino in pianura sull’Emilia Romagna e le temperature piuttosto basse per il periodo su tutto il nord Italia, sta gradualmente lasciando il passo a correnti più temperate a partire da ovest, in concomitanza con un parziale rimonta anticiclonica sull’Europa occidentale.
Se la giornata odierna sarà ancora caratterizzata da una ventilazione piuttosto fresca, con le temperature massime che nonostante il forte soleggiamento di maggio faranno molta fatica a raggiungere i 20 °C in pianura ed i 5 °C a 2000 metri, quella di domani vedrà già un certo recupero dei valori termici soprattutto in quota.
La giornata di domani infatti trascorrerà con cielo generalmente poco nuvoloso, a tratti disturbato da passaggi di nubi alte da ovest verso est soprattutto in serata, quando la nuvolosità tenderà gradualmente a prevalere sulle schiarite con le prime deboli precipitazioni sui rilievi al confine con la Francia. Sarà il preludio ad un nuovo rapido peggioramento per l’arrivo di una perturbazione atlantica dalla Francia tra mercoledì pomeriggio-sera e la notte su giovedì. Le temperature minime saranno ancora piuttosto basse per l’inizio di maggio, con valori ancora intorno o poco sotto i 5 °C nelle zone di pianura; le massime risulteranno circa stazionarie od in lieve aumento in pianura, con valori che solo localmente potranno toccare i 20 °C. L’aumento termico si farà sentire maggiormente in quota, con valori minimi di pochi gradi sotto lo zero e massimi a sfiorare i 10 °C a 2000 metri.
La giornata di mercoledì vedrà il progressivo rinforzo in quota di correnti piu’ umide dai quadranti sud-occidentali, che porteranno con sè nubi sempre più compatte e potenzialmente in grado di produrre precipitazioni sulle nostre zone fino all’arrivo della perturbazione atlantica vera e propria verso sera.
I fenomeni in mattinata saranno possibili solo in alta valle, mentre altrove prevarrà una nuvolosità piu’ o meno compatta ma con basso rischio di precipitazioni. Nel corso del pomeriggio esse di estenderanno su tutte le zone montuose ed in parte anche in pianura, soprattutto a nord di Torino, con fenomeni a tratti moderati e quota neve intorno ai 1500 metri. Tra la tarda serata e le prime ore notturne passaggio del fronte freddo della perturbazione, con un’ultima passata di rovesci da ovest verso est più probabile ancora sui monti e le zone di pianura a nord di Torino. Pianura pinerolese interessata probabilmente in modo marginale per tutta la durata del peggioramento, con al massimo qualche mm di pioggia o addirittura una completa assenza dei fenomeni. Temperature minime in aumento, con valori intorno ai 10 °C in pianura, e massime in calo con valori intorno ai 15 °C.
La giornata di giovedì inizierà già dalla mattina con cielo nuovamente poco nuvoloso, grazie alla rotazione delle correnti in quota da NW a seguire il passaggio della perturbazione, e continuerà a trascorrere sotto analoghe condizioni. Nubi e qualche locale precipitazione resisteranno sui rilievi al confine con la Francia per gran parte della giornata, mentre raffiche moderate/intense di Foehn interesseranno per alcune ore le media-alte valli (da valutare una eventuale loro parziale estensione verso le basse valli e le zone di pianura). Le temperature minime caleranno leggermente, con valori in pianura poco sotto i 10 °C; le massime torneranno ad aumentare, portandosi di poco oltre i 20 °C.
La cartina sottostante evidenzia gli accumuli precipitativi previsti nel corso del peggioramento, con un interessamento maggiore delle zone montuose e di quelle di pianura dell’alto Piemonte e la probabilità di assistere a fenomeni scarsi od addirittura assenti nelle zone di pianura tra pinerolese e cuneese e più in generale su gran parte del basso torinese, del cuneese e dell’astigiano:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo