Visto da vicino l'incendio che dal primo mattino divampa nel vasto deposito all'aperto dell'ex Annovati, poco distante dal bivio di Frossasco sulla provinciale 589, fa impressione. Le fiamme visibili a chilometri di distanza hanno avvolto mucchi di residui di lavorazione in legno alti anche una ventina di metri per un sviluppo di almeno un centinaio, una vera e proprio collinetta. Materiale altamente infiammabile, migliaia di tonnellate, composto soprattutto da trucioli e schegge di legno stoccate nell'enorme cortile da almeno una decina di anni, residui di lavorazione di un'azienda un tempo florida che produceva pannelli in truciolato destinati all'industria del mobile. Le fiamme non sono elevatissime, ma il calore è fortissimo. «L'incendio è sottocontrollo, ma sarà difficile spegnerlo, l'area è molto vasta e il materiale tantissimo, sarà un'operazione complessa e lunga», spiegano i Vigili del fuoco accorsi sul posto in forze anche con elicotteri. Preoccupa soprattutto la vicinanza (praticamente è adiacente) di un'azienda che produce vernici , la Pelver, che quindi ha stoccato materiale altamente infiammabile. Intorno altri siti produttivi e commerciali.«Speriamo che non si alzi il vento forte, i trucioli di legno incadescenti volerebbero dappertutto», auspicano i vigili del fuoco.
L'ex Annovati, poi passata alla Trombini, era chiusa da anni. Dopo il fallimento del 2014, era stata acquisita dalla multinazionale turca Kastamonu Entegre nel 2017. Da qualche tempo erano in corso lavori di sistemazione in vista della riapertura. Da anni gli abitanti della zona denunciavano la presenza del materiale altamente inquinante soprattutto per le polveri che dai mucchi si sollevavano.