La situazione si fa ormai sempre più seria riguardo la carenza idrica nelle nostre zone, dopo un inverno ed in inizio di primavera piuttosto avari di precipitazioni e con valori termici negli ultimi 30-40 giorni spesso nettamente oltre la media del periodo.
Prima che sopraggiunga la stagione estiva, che nei tempi recenti quasi mai ha fallito e che quindi molto probabilmente non potrà porre rimedio alla siccità (anzi, non farà altro che aggravarla), è giusto tifare ora per il ritorno di precipitazioni degne di nota e nevicate alle medie-alte quote a dar un po’ di manforte ai ghiacciai alpini. Pertanto si auspica che almeno i mesi di aprile e maggio “facciano il loro dovere”, magari anche eccedendo un po’ senza fare danni.
Il mese di marzo terminerà con tutta probabilità come è trascorso per gran parte della sua durata, ovvero con tempo per lo più soleggiato e senza la minima possibilità di veder cadere qualche goccia di pioggia. Infatti gli ultimi giorni del mese saranno caratterizzati da tempo stabile e ben soleggiato, grazie ad una nuova espansione dell’anticiclone delle Azzorre verso l’Europa occidentale e centrale; tuttavia la pressione in quota e la massa d’aria piu’ mite in arrivo non saranno tali da portare valori termici elevati come qualche giorno fa (di giorno si potranno toccare i 20 °C ma le notti continueranno ad essere abbastanza fresche nonostante la cessazione delle correnti fredde da NE).
Tra domenica e lunedì, un fronte freddo in transito tra Europa centrale e Mare del Nord dovrebbe riuscire a spingere un po’ d’aria piu’ fredda da E-NE verso il nord Italia, accompagnata forse da qualche nube ma non associata a precipitazioni. Insomma, solo un lieve e temporaneo disturbo al dominio dell’alta pressione.
Le giornate di lunedì e martedì dovrebbero ancora trascorrere con tempo buono e temperature miti di giorno, in attesa di quella che potrebbe essere finalmente l’occasione per ricevere una discreta dose di pioggia e neve a quote non troppo elevate…
Una massa d’aria molto fredda di origine groenlandese si metterà in moto le isole britanniche ed il Mare del Nord, con la seria intenzione di sfondare in modo netto verso sud puntando verso l’Europa centrale e l’Italia. La cartina sottostante mostra la situazione barica a livello europeo prevista per martedì mattina:
Si nota la profonda ed estesa area depressionaria centrata a ridosso della Scandinavia, con l’aria molto fredda groenlandese in procinto di interessare il Mare del Nord, quasi “attirata” da un campo di modeste basse pressioni presenti sul Mediterraneo e invogliata a scendere verso sud dall’espansione verso il nord Atlantico dell’anticiclone delle Azzorre.
A questo punto arriva il dilemma… Quale traiettoria precisa compierà l’aria fredda?
Se dovesse puntare direttamente la Francia per poi buttarsi nel Mediterraneo centro-occidentale, allora il maltempo potrebbe diventare realtà nelle nostre zone da mercoledì in poi, con precipitazioni diffuse e di un certo peso e nevicate provvidenziali sui monti a quote medio-basse.
Se invece dovesse (ancora una volta) puntare direttamente verso i Balcani o l’Europa orientale, saremmo di nuovo condannati ad un clima secco con l’eventuale ritorno di venti di Foehn e si avrà solo un certo calo termico successivo. Anche la soluzione intermedia, ovvero traiettoria diretta verso le Alpi, sarebbe con tutta probabilità deleteria per le precipitazioni nel pinerolese (a meno di miracoli dovuti alla formazione di qualche isolato rovescio).
Ad ora i modelli sono divisi nelle diverse soluzioni sopra elencate, pertanto oggi come oggi il tanto atteso ritorno della pioggia resta come una piccola luce in fondo al tunnel (ma almeno esiste!). Sarebbe un’occasione da non perdere, altrimenti dovrebbero passare almeno altri 3-4 giorni prima di vedere un nuovo tentativo.
Articolo a cura di Meteo Pinerolo