Udienza preliminare Finpiemonte: per la difesa Gatti fu vittima di una truffa

15/02/2019 - 12:06

Fabrizio Gatti sarebbe stato vittima di un raggiro. E’quanto ha sostenuto ieri la difesa dell’ex presidente di Finpiemonte, accusato di peculato, nel corso dell’udienza preliminare per l’inchiesta che riguarda la finanziaria regionale, in particolare i sei milioni euro che la Procura di Torino ha messo sotto la lente, ritenendo tale somma destinata al salvataggio dell’Immobiliare Gem di Gatti. Gli avvocati Luigi Chiappero e Luigi Giuliano vorrebbero che il processo - prossima udienza fissata il 14 marzo- venga trasferito a Roma (nella capitale hanno sede le due società verso le quali partirono i bonifici dalla Banca Vontobel di Zurigo) e chiedono un cambio del capo di imputazione: da peculato a truffa ai danni del loro assistito. Uno degli otto imputati, l’imprenditore Pio Piccini, ha rilasciato ieri in aula una dichiarazione in cui si assume la responsabilità, con alcuni complici, di aver orchestrato un piano all’insaputa di Gatti, falsificando anche un indirizzo mail di quest’ultimo ai fini di disporre i bonifici in favore delle società Gesi e P&P, la seconda intesta a Piccini.