Approdata a Palazzo Chigi l'analisi costi-benfici sul Tav. La commissione era composta da sei esperti del settore nominati dal Governo, le firme in calce contavano cinque di questi nomi. Dai conti fatti pare che ne deriverebbe che la maxi opera di trasporti sia un sostanziale e corposo spreco di denaro pubblico. Senza entrare troppo nel dettaglio della documentazione: i costi supererebbero i benefici da 5,7 fino a 8 miliardi di euro. Già si smuove la politica. Il verdetto darà forza alle posizione del Movimento 5 Stelle, ancora più intenzionati ora a far saltare il tavolo delle trattaive con la Francia. Si innalzano invece le barricate dall'opposizione. Per l'ex segretario Pd Maurizio Martina c'è stata «una strumentalizzazione politica, una furia ideologica» e denuncia una non imparzialità dei commissari, connotati sul fronte No Tav. Duro anche il Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino: «Vogliono portare all’isolamento il Piemonte e l’intero paese». Si espone anche Paolo Foietta :«Analisi-truffa, i tecnici hanno attaccato il carro dove voleva il padrone». Per Confindustria invece la questione va inserita in un altro livello : «Quello che conta sono i 50mila posti di lavoro in più». Non si è esposto ancora il Ministro degli Interni Salvini.
Comunque sia la battaglia è appena cominciata.