La grande attesa del Giro: Pinerolo fa il pienone con i campioni di ieri e oggi

25/01/2019 - 01:30

I grandi delle due ruote a Pinerolo, 20 vittorie al Giro d’Italia rappresentate nella magica serata del Teatro Sociale. E’stato il sentito tributo a Fausto Coppi, a cent’anni dalla nascita del Campionisssimo ed a 70 dalla sua impareggiabile impresa conclusasi allo stadio Barbieri il 10 giugno 1949, a fare da filo conduttore alla presentazione della Cuneo – Pinerolo. Evento che ha colto nel segno fortemente voluto da Elvio Chiatellino, coerentemente calato nella stagione di Grande Ciclismo che l’imprenditore pinerolese ha aperto a partire da dodici anni a questa parte, in ossequio alla passione per i massimi appuntamenti di uno sport sempre pronto a rinnovare il suo fascino presso una vasta platea fatta di telespettatori e di pubblico a bordo strada. Come quello che farà da cornice alla tappa numero 12 del prossimo Giro, 146 km dal capoluogo della Granda e Pinerolo, con Montoso presentato doverosamente come il punto saliente di una frazione “trabocchetto” resa spettacolare anche dal doppio passaggio sul muro di via Principi.

 

Erano tante le sedie riservate agli ospiti speciali, presentati con ritmo coinvolgente e dovizia di immagini da Alessandro Fabretti e Beppe Conti, spalleggiati dalla splendida Filippa Lagerback. Dai momenti di sincera commozione di Faustino Coppi, nel ricordo del padre, si è poi andati a ripercorrere l’epoca d’oro di Eddy Merckx, pungolato scherzosamente dall’altro campione di quel periodo, Felice Gimondi. Al microfono si sono avvicendati corridori che a vario titolo hanno entusiasmato la platea e tra questi non potevano mancare Francesco Moser e Beppe Saronni. Italo Zilioli e Franco Bitossi e Franco Balmamion. Hanno ripercorso le proprie imprese, mentre, dopo gli applausi a scena aperta per El Diablo Chiappucci, hanno fatto rivivere emozioni più recenti Paolo Savoldelli e Ivan Basso, facendo da ponte alla seconda parte della serrata carrellata di ospiti, andati a comporre un autentico “parterre de roi”.

 

“Non avevo niente da perdere” – ha detto Chris Froome mentre sul maxischermo venivano proiettate le immagini della sua azione alla Coppi, l’assolo nato sul Colle delle Finestre nel 2018. A Pinerolo il team Sky ha calato i suoi assi e si è presentato in forze, rivelando le ambizioni di un Moscon e di Kiawtowski, sotto lo sguardo del loro manager David Brailsford, diplomatico quando si è trattato di parlare di una partecipazione di Thomas all’edizione 102 della corsa rosa: “risponderò tra una settimana, intanto confermo che Bernal ci sarà”. I propositi di pieno riscatto da parte di Fabio Aru sono giustificati, applausometro alle stelle per Vincenzo Nibali, nella gratitudine dello Squalo dello Stretto nei confronti di Michele Scarponi, rivedendo alcuni frammenti video della Pinerolo – Risoul 2016. Non sono mancati il presidente della Federciclismo Renato Di Rocco, Il direttore di Rcs Sport Paolo Bellino, il direttore del Giro Mauro Vegni ed il vicedirettore di Gazzetta dello Sport Pier Bergonzi. Il “board” della corsa rosa ha creato con Pinerolo un feeling speciale, ricambiato. I ciclisti hanno iniziato il conto alla rovescia che li separa dalle imminenti prime gare della stagione, in terre lontane come Colombia o Emirati. Chi ha lasciato il teatro aveva già la testa ed il cuore al maggio prossimo.

 

Aldo Peinetti