La Diaconia valdese e la Federazione delle Chiese evangeliche (FCEI) sono pronte all'accompagnamento e a collaborare all'accoglienza dei 49 profughi della Sea Watch, in balia delle onde da 14 giorni, e della Sea eye. «Confermiamo il nostro sostegno alle ONG che svolgono azioni di soccorso in mare e ci rendiamo disponibili a sostenere il trasferimento e l'accoglienza dei migranti salvati dalla Sea eye». Ad affermarlo congiuntamente, il presidente della Federazione delle chiese evangeliche, pastore lucia Maria Negro e il Presidente della Diaconia valdese Giovanni Comba. «Come FCEI siamo impegnati in un partenariato con Open Arms, la ONG che nei giorni scorsi ha salvato oltre trecento persone in mare - aggiunge Negro - e oggi sentiamo nostro dovere esprimere il sostegno attivo alle altre navi impegnate in azioni di soccorso che da giorni aspettano un porto sicuro in cui attraccare». E infatti la vicepresidente della FCEI, Christiane Groeben, oggi, 4 gennaio, sta prendendo parte alla delegazione dei politici, esponenti della società civile e del volontariato salita a bordo della Sea Watch per chiedere con forza una rapida soluzione a quella che rischia di diventare una drammatica violenza del diritto alla protezione internazionale. «Stiamo lavorando con i nostri partner per costruire un corridoio euopeo e la città di Heidelberg e le sue chiese hanno già manifestato la disponibilità all'accoglienza. Siamo pronti a farci carico del trasporto dei migranti nella loro destinazione finale a collaborare per la loroaccoglienza», aggiunge il presidente Comba.
04/01/2019 - 14:58