Un anno e 10 mesi: questa la condanna appena pronunciata dalla giudice Alessandra Pfiffner a carico di Marco e Davide Depetris, padre e figlio, titolari del Sottotiro. Il poligono, ospitato nel complesso de "Il Mulino" di S. Sebastiano, al confine tra Perosa e Pinasca, andò a fuoco il 9 dicembre 2016 provocando la morte del 65enne torinese Michele Manconi. La giudice li ha riconosciuti colpevoli di incendio e omicidio colposo, reati per cui la pm Elisa Pazé nella requisitoria dell'8 novembre aveva chiesto proprio 1 anno e 10 mesi (pena già scontata di un terzo come vuole il rito abbreviato). Il difensore, avv. Giulio Pellegrino, che aveva chiesto l'assoluzione, a caldo commenta: «La sentenza ovviamente non ci soddisfa affatto, ma quantomeno il giudice ha concesso i doppi benefici di legge (non menzione e sospensione condizionale). Leggeremo le motivazioni (il giudice si è riservata 15 giorni, ndr) e poi decideremo i prossimi passi». Facilemente prevedibile che i Depetris andranno in appello. Quanto alle richieste avanzate dalle nove parti civili (in totale circa 1 milione e 200 mila euro), la gup Pfiffner ha stabilito che gli imputati versino alla moglie, alla figlia e al nipote della vittima un'integrazione rispettivamente di 20, 25 e 20mila euro in più rispetto a quanto già liquidato dall'assicurazione. Cifre fissate in via provvisionale, in vista di un'eventuale causa civile che quantifichi esattamente i risarcimenti.
In foto, Il Poligono di tiro, al confine tra Perosa e Pinasca.