La fase più stabile e mite in corso, che è succeduta ad un lungo periodo piuttosto piovoso ma pur sempre accompagnato da valori termici sopramedia, ha ormai le ore contate.
Novembre 2018 sembra avere in serbo per noi (e in generale per buona parte d’Europa) un’ultima parte contraddistinta da un clima più invernale che autunnale, con l’arrivo di masse d’aria fredda da est sempre più fredde prima sui Balcani e poi sull’Italia settentrionale e l’Europa centrale.
L’apertura del “frigo russo” (non ancora un freezer per il momento) verso parte dell’Europa verrà creata da una particolare disposizione delle figure di alta e bassa pressione a livello europeo che si avrà a partire da questo weekend, ovvero basata principalmente sull’isolamento di una estesa e forte area di alta pressione tra la Scandinavia ed il Mar di Norvegia. Essa bloccherà del tutto il flusso delle correnti perturbate e miti atlantiche sul centro-nord Europa, permettendo un deciso raffreddamento della vicina Russia e dell’Europa orientale con l’obiettivo di estendersi verso ovest fin verso l’Europa centrale; contemporaneamente le correnti atlantiche troveranno come “valvola di sfogo” il Mediterraneo, interagendo col freddo da est e ponendo quindi le basi per nevicate fino a quote basse sul nord Italia.
Già nel corso della giornata odierna, l’anticiclone che ha portato l'”Estate di San Martino” sull’Italia tenderà a spostare i suoi massimi di pressione tra Europa centrale e Scandinavia, lasciando spazio ad una prima massa d’aria fredda sui Balcani di inserirsi sull’Italia tra domani e sabato. Pertanto le temperature inizieranno a calare a tutte le quote sul pinerolese per il progressivo rinforzo di una ventilazione fredda da est in Valpadana, che oltretutto porterà della nuvolosità a ridosso dei rilievi con qualche debole precipitazione associata, nevosa già a quote inferiori ai 1000 metri nella mattinata di sabato.
Le correnti fredde dai Balcani si accentueranno ulteriormente nel corso di domenica, grazie al rafforzamento dell’anticiclone scandinavo ed il contemporaneo spostamento del suo centro sul Mar di Norvegia. Le nostre zone continueranno ad essere interessate da venti freddi da est, capaci domenica mattina di portare deboli nevicate fino a quote collinari (600-800 metri); i valori termici in pianura, complice anche la nuvolosità a tratti compatta, faranno fatica addirittura a superare i 5 °C!
Ma non è finita qui, perchè dalla Russia un vortice depressionario colmo di aria piuttosto fredda si metterà in moto verso ovest, giungendo alle porte dell’Italia nel corso di lunedì.
Il dubbio principale resta la precisa traiettoria che assumerà il vortice freddo russo: si butterà direttamente dai Balcani verso il nord Italia oppure interesserà maggiormente il centro Europa passando appena a nord delle Alpi?
Con la prima ipotesi le temperature nelle nostre zone sono destinate a scendere su valori prettamente invernali da martedì, con l’eventuale interazione con le correnti atlantiche ed il Mediterraneo foriera di nevicate fino a quote molto basse o di pianura; se prevale la seconda ipotesi risulterebbe più probabile un freddo più stemperato, con nevicate solo a partire dalle quote collinari.
Il destino del vortice determinerà anche il proseguo della settimana, con altri peggioramenti in agguato e aria fredda sempre nei paraggi del nord Italia (se non già presente). Non dovrebbero mancare in ogni caso più occasioni per nevicate sui rilievi sopra i 1000 metri, dando la possibilità agli impianti sciistici di aprire prima dell’inizio di dicembre.
Inoltre, la persistenza dell’anticiclone scandinavo ed il suo probabile progressivo spostamento verso la Groenlandia potrà favorire una ancor più intensa irruzione di aria molto fredda (o addirittura gelida!) su buona parte d’Europa negli ultimi giorni di novembre, con risvolti pienamente invernali anche nelle nostre zone.
C’è molta carne al fuoco quindi riguardo il tempo dell’ultima decade di novembre, con l’inverno che ha tutta l’intenzione di fare precocemente la voce grossa su buona parte d’Europa (nord Italia compreso) per più giorni. Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo