«Nessuno in Francia dopo domenica scorsa sta più cercando mia figlia, i pochi segnali che abbiamo, per poter finalmente dire che putroppo Stefania è finita nel fiume, abbiamo dovuto trovarli da soli»: è lo sfogo amaro di Elvio Barral, padre della donna di 38 anni dispersa da domenica scorsa, dopo il tragico incidente in moto sulla Route M97 a monte di Isola 2000, sul lato francese del colle della Lombarda, nel quale ha perso la vita il conducente della motocicletta, il cavourese Marco Caffer.
La salma dell'autotrasportatore è stata ritrovata poco distante lungo il torrente della Guercha, che in quei giorni era in piena. Di Stefania Barral invece non si sono trovate tracce fino a sabato, quando un gruppo di amici e parenti arrivati sul posto con un pulmino hanno trovato il suo casco a circa 600 metri dal punto della sbandata. «Lunedì due sommozzatori trovati sempre da me - riferisce il padre - hanno trovato i pantaloni. Li hanno presi i gendarmi, ma stanno facendo davvero poco per ritrovarla».
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Nella foto: Stefania Barral.