Elezioni con il "Rosatellum": cos'è e come funziona il tagliando antifrode?

28/02/2018 - 15:42

Per la prima volta alle elezioni politiche di domenica 4 marzo 2018 le schede elettorali saranno dotate di un tagliando antifrode rimovibile, previsto dalla legge elettorale che introduce il "Rosatellum". Cos'è il tagliando antifrode? Perché sarà rimovibile? Come funziona?

 

Domenica 4 marzo dalle ore 7 alle 23 saranno aperti i seggi per eleggere la Camera dei deputati e il Senato della Rebubblica. Novità di questa tornata elettorale sarà il tagliando posto sul bordo basso di ogni scheda che dopo il voto non andrà introdotta nell'urna, ma riconsegnata chiusa al presidente di seggio. Guarda il tutorial ufficiale "Elezioni Politiche 2018 - Le nuove schede con tagliando antifrode"

 

 

 

 

Com'è fatto il tagliando antifrode?

 

Lungo la parte inferiore di ogni scheda di voto sarà presente un'appendice realizzata con piegatura e perforatura. Sul'appendice sarà stampato un riquadro. Proprio in questo riquadro il presidente e gli altri componenti del seggio applicheranno preventivamente uno dei bollini adesivi recanti un codice alfanumerico seriale, composto quindi da lettere e numeri. Ad ogni seggio saranno forniti 3.000 codici. Questa operazione fa parte delle procedure di autenticazione delle schede che avverrà il sabato in occasione della costituzione e della preparazione del seggio, dopo aver impresso il bollo della sezione nell'apposito riquadro stampato sulla facciata esterna di ogni scheda.

 

Come avviene la votazione?

Al momento del voto, l'elettore riceve le schede per la Camera e (se raggiunti i 25 anni di età) per il Senato aperte, e la matita. Il codice riportato sul tagliando di ogni scheda viene annotato dal presidente sulla lista sezionale in corrispondenza al nominativo dell’elettore stesso o, se non c’è il necessario spazio, nella colonna delle annotazioni.

 

Riconsegna della scheda e rimozione del tagliando antifrode

Dopo aver votato, l'elettore non deve inserire la scheda nell'urna, ma deve riconsegnarla (già ripiegata all'interno del seggio) al presidente che verifica che si tratta delle stesse che aveva consegnato all’elettore e quindi, tra l'altro, se siano ancora dotate del tagliando antifrode e se il codice alfanumerico riportato su tale tagliando coincida con quello annotato sulla lista sezionale all’atto della consegna di ogni scheda. 

Eseguiti tutti gli altri accertamenti sulla scheda, il presidente stacca il tagliando antifrode, che verrà conservato dal seggio in apposite buste e deposita le schede nelle rispettive urne per l’elezione della Camera e del Senato.

 

 

Cosa accade se l’elettore riconsegna le schede mancanti del tagliando?

Se le schede riconsegnate dall'elettore non hanno il codice alfanumerico corrispondente a quello annotato sulla lista sezionale, tali schede non sono deposte nell’urna ma vengono annullate.

L’elettore non può più essere ammesso al voto, e spetta al presidente valutare se ricorrono gli estremi per considerare falsa la scheda e denunciare l’elettore all’Autorità giudiziaria. Per i casi in cui il tagliando antifrode si sia staccato dalla scheda per errore o incuria dell’elettore stesso, a quest’ultimo può essere consegnata una nuova scheda, mentre la prima viene considerata come deteriorata..

 

A cosa serve il tagliando antifrode?

Il tagliando antifrode con il codice alfanumerico è stato introdotto per evitare frodi. Per esempio che vengano utilizzate schede diverse da quelle consegnate poco prima dal presidente all'elettore, e schede già comilate in precedenza, le cosiddette "schede ballerine".

 

Perché il tagliando è rimovibile?

Il voto è libero e segreto. È per salvaguardare questo diritto degli elettori che il tagliando deve poter essere rimosso quando ha completato la sua funzione di controllo antifrode. A quel punto, staccata l'appendice che reca il bollino adesivo con il codice alfanumerico, lungo la linea piegate e forellata che la collega alla scheda, la scheda stessa torna a essere anonima e può essere inserita nell'urna.