Tra una decina di giorni terminerà l’inverno meteorologico, che ricordiamo corrispondere al trimestre dicembre-gennaio-febbraio. Si potrebbe pensare che ormai la stagione abbia dato tutto quello che poteva dare in termini di freddo e neve (deludendo assai nel mese di gennaio ed in parte anche in questo), ma le regioni polari sono ancora parecchio fredde e qualche modifica nella circolazione atmosferica a livello emisferico potrebbe potenzialmente riportare l’inverno crudo almeno a livello europeo…
Ed è proprio quello che quest’anno il tempo ha in serbo per noi proprio in “zona Cesarini”, con una profonda modifica della circolazione a livello emisferico che sta prendendo piede proprio in questi giorni.
Tutto ha origine con un notevole ed anomalo riscaldamento nella stratosfera polare (a quote superiori ai 10-15 km) che, sempre a quelle quote, sta scalzando la massa d’aria gelida normalmente presente sopra il Polo Nord per farne dirottare una buona parte proprio sopra i cieli dell’Europa, con una direttrice Polo-Siberia/Russia-Europa (quindi con moto prevalente da est verso ovest). Questo stravolgimento termico (e barico) in atto in stratosfera sta cercando ora di propagarsi in troposfera, ovvero a quote inferiori ai 10 km dove avvengono tutti i fenomeni meteorologici di nostro diretto interesse; non sarà facile, poiché la disposizione media delle figure bariche negli ultimi mesi ha favorito un dominio quasi incontrastato delle correnti occidentali su tutta l’Europa, togliendo totalmente spazio al gelo dalla Russia che non è mai riuscito ad espandersi almeno fin sull’Europa orientale.
Tuttavia, nel corso dei prossimi giorni le correnti occidentali verranno completamente tagliate fuori dalla circolazione atmosferica sopra l’Europa, grazie alla graduale espansione dell’alta pressione dal vicino Atlantico verso il Mare del Nord e poi addirittura verso le latitudini polari. Nel frattempo una vasta massa d’aria gelida (a dir poco) tenderà ad isolarsi tra la Scandinavia e la Russia, cominciando la sua marcia verso l’Europa a metà della prossima settimana con la determinante complicità della formazione ed il rafforzamento di un’area di alta pressione anomala tra il Regno Unito e le Isole Svaalbard.
Sull’Italia giungerà tra martedì e giovedì un primo nucleo di aria fredda (ma non gelida) dalla Scandinavia, che riporterà un clima prettamente invernale su buona parte della penisola. L’esatta traiettoria di questa massa d’aria fredda non è ancora definita, da cui dipenderà se le nostre zone riceveranno solo del freddo secco oppure associato a nubi e precipitazioni, le quali saranno nevose fino in pianura. Al momento la giornata di giovedì sembra candidata per un peggioramento nevoso in piena regola…
Il medesimo vortice italiano potrebbe fungere da calamita per attirare il blocco di aria gelida sulla Russia fin verso il Mediterraneo durante il prossimo weekend, sebbene il freddo più acuto per ora è previsto transitare sull’Europa centrale. In ogni caso si tratterebbe di freddo molto severo, paragonabile a quello giunto nel febbraio 2012 e che quindi farà parlare di sé in molte nazioni europee; l’esatta traiettoria del nucleo gelido è ancora da determinare, da cui dipenderà l’entità del freddo in arrivo nelle nostre zone e la conseguenza a livello precipitativo.
A prescindere dai dettagli, si profila probabilmente una seria recrudescenza invernale a livello europeo tra circa una settimana, con un primo antipasto nei prossimi giorni, come è mostrato nella cartina sottostante relativa alle possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo