Non è la solita monotonia anticiclonica quella che stiamo vivendo in questa prima settimana di gennaio, ancor di piu’ non lo sarà nei prossimi giorni…
Dopo una fase meteorologica contraddistinta da tese correnti umide ed abbastanza miti da W-NW, che hanno portato precipitazioni nevose consistenti sopra i 1800-2000 metri nelle alte valli nostrane (ma molta piu’ neve è caduta oltralpe!), sta per iniziare un nuovo serio peggioramento del tempo, stavolta con target primario proprio le nostre zone. E l’alta pressione? Diversamente da molti mesi di gennaio passati, sembra intenzionata a lasciarci in balia di frequenti momenti perturbati, anche se non sempre accompagnati da temperature prettamente invernali.
Il peggioramento in corso è di quelli tosti per il pinerolese, con una configurazione barica piu’ tipica dell’autunno che vede molte ore di intenso flusso Sciroccale mite e molto umido fin verso il Piemonte. Nubi e precipitazioni insistenti, spesso di moderata/forte intensità, impegneranno le nostre zone fino a martedì mattina, con un picco atteso per domani pomeriggio-sera; sono previsti accumuli di pioggia anche superiori ai 200 mm in 48 h, mentre sopra i 1300-1500 metri il manto nevoso potrebbe crescere fino a 1,5-2 metri di neve!
L’Arpa Piemonte ha già emesso il bollettino di allerta, specificando il rischio di locali lievi esondazioni di corsi d’acqua secondari (quelli che sorgono sotto i 1500 metri).
La fase di maltempo si concluderà nel corso di martedì pomeriggio, quando i fenomeni tenderanno ad esaurirsi dappertutto; tuttavia la nuvolosità rimarrà a tratti compatta per un continuo afflusso di aria umida ed instabile, stavolta di origine nord-atlantica e quindi piu’ fredda, che accompagnerà anche il transito di una nuova modesta perturbazione nel corso di mercoledì.
Tutto sintomo di un rinnovato dinamismo del tempo sull’Italia, con l’alta pressione incapace di posizionarsi sopra le nostre teste ed anzi sempre rintanata sul vicino Atlantico; il Mediterraneo continuerà ad essere in regime depressionario per tutta la seconda parte della prossima settimana, con nubi e precipitazioni a spasso per l’Italia ma in questo caso concentrate prevalentemente al centro-sud. Le nostre zone dovrebbero restare piu’ protette dalle precipitazioni, ma la traiettoria delle 2 perturbazioni previste arrivare tra mercoledì e giovedì è ancora da definire in dettaglio e pertanto è opportuno aspettare ulteriori aggiornamenti a proposito.
Ciò che risulta piuttosto probabile, se non certo, è un moderato calo termico a tutte le quote sul Piemonte a partire da martedì/mercoledì, con le temperature che ritorneranno nella media del periodo e torneranno ad essere idonee per eventuali nevicate fino a quote basse (ma non fino in pianura). La cartina sottostante mostra la situazione barica a livello europeo prevista per la giornata di giovedì:
Si nota buona parte del Mediterraneo in balia di una estesa circolazione depressionaria, alimentata sia da aria fredda di origine nord-atlantica che da aria ancor piu’ fredda dall’Europa orientale e la Russia. L’anticiclone delle Azzorre resta in posizione arretrata alle basse latitudini atlantiche, mentre le correnti perturbate atlantiche dominano il tempo alle medie-alte latitudini atlantiche, trovando però un ostacolo al loro fluire verso est dalla presenza di un neonato anticiclone centrato sulla Scandinavia; quest’ultimo è anche responsabile del forte raffreddamento previsto tra la vicina Russia e l’Europa orientale, in parte esteso fino alle porte dell’Italia.
Sarà proprio la presenza e l’eventuale persistenza di questo anticiclone a decidere le sorti della seconda decade di gennaio… Esso infatti tende a bloccare l’afflusso delle correnti perturbate atlantiche verso il cuore dell’Europa, permettendo d’altra parte il rafforzamento del gelo sull’Europa orientale, elemento fondamentale per avviare in seguito un’eventuale ondata di freddo moderata/intensa anche sull’Italia.
Attualmente alcuni modelli propendono per un rafforzamento dell’anticiclone scandinavo nella seconda metà della prossima settimana, col grande freddo a due passi da noi e le correnti atlantiche costrette a deviare verso l’Europa centro-occidentale: sarebbe la premessa per un potenziale periodo freddo e nevoso per le nostre zone, a partire dal prossimo weekend. Altri modelli invece vedono un progressivo smantellamento di questo anticiclone, con un nuovo netto rinforzo del getto atlantico nel cuore dell’Europa e quindi nuove veloci perturbazioni a catena in transito verso il nord Italia in un contesto termico mai troppo freddo (risulterebbe piu’ difficile, ma non impossibile, rivedere la neve fino in pianura).
Vedremo nei prossimi giorni quale sarà il verdetto finale, in ogni caso tra il ventaglio delle probabilità pare non comparire quella di vedere l’alta pressione piazzata per piu’ giorni sopra le nostre teste, una novità di questo mese di gennaio che cerca in tutti i modi (speriamo senza esagerare) di recuperare il deficit idrico accumulato nei mesi precedenti.
Articolo a cura di Meteo Pinerolo