Fatti di Piazza S. Carlo, tra gli indagati Appendino e il questore Sanna

06/11/2017 - 14:07

Venti indagati per i tragici fatti di Piazza S. Carlo a Torino che il 3 giugno, in occasione della finale di Champions League, costarono il ferimento di oltre 1500 persone, tra cui anche parecchi pinerolesi, e la morte della 36enne Erika Pioletti (deceduta il 15 di quello stesso mese). Tra i feriti più gravi, la beinaschese Marisa Amato, 63 anni, travolta dalla folla in fuga. La donna è viva, ma completamente paralizzata a seguito di una grave lesione del midollo spinale e attaccata al respiratore che le permette di restare in vita. 

 

Nel corso della mattinata, sono stati notificati gli avvisi di garanzia. Tra i destinatari, anche la sindaca Chiara Appendino (nonchè il suo ex capo di Gabinetto Paolo Giordana e alcuni dirigenti del Comune di Torino) e il questore Angelo Sanna. Sul fronte questura hanno ricevuto l’invito a comparire anche il capo di Gabinetto, Michele Mollo e il dirigente del Commissariato Centro che quella sera ha coordinato le forze dell’ordine presenti in piazza. Tra gli organizzatori dell'evento risultano indagati il presidente di Turismo Torino, Maurizio Montagnese, e il direttore generale, Danilo Bessone. Nel loro capo d’imputazione figura oltre al reato di omicidio colposo anche quello di disastro colposo. L’inchiesta è stata coordinata dai pubblici ministeri Antonio Rinaudo e Vincenzo Pacileo. Nella foto, la sindaca Chiara Appendino.

 

Di seguito, il comunicato stampa diramato dalla Procura di Torino, a firma del procuratore capo Armando Spataro.