Sedici anni di reclusione: con la lettura della sentenza da parte del giudice Maria Francesca Abenavoli, si è appena concluso il processo a carico di Angelo Visciglia, reo confesso dell'omicidio della moglie Battistina Russo (52) avvenuto il 28 marzo scorso nell'abitazione di Via Poirino, a a Pinerolo. La pm Monica Supertino aveva chiesto 20 anni. Il giudice dell'udienza preliminare (il processo si è celebrato con rito abbreviato) Maria Francesca Abenavoli, ha negato l'aggravante dei futili motivi e bilanciato le attenuanti generiche con l'aggravante di aver commesso il delitto ai danni del coniugi. Da qui un verdetto tutto sommato lieve, per uno che ha ammazzato la moglie a coltellate e non pare aver mai dimostrato pentimento nè rimorso alcuno. «Anche visti i suoi precedenti, francamente ci aspettavamo un trattamento sanzionatorio più severo», commenta l'avv. Marta Bussolino, studio legale Marco Ottino, che assisteva il figlio della coppia, Valerio Visciglia, costituito parte civile. A lui il gup ha riconosciuto un anticipo immediatamente esecutivo di 150mila euro sul risarcimento finale che dovrà essere stabilito in sede civile. Alle altri parti civili, le sorelle della vittima (avv. Anna Ronfani) e Telefono Rosa (avv. Francesca Violante), andranno rispettivamente 15mila e mille euro. L'uxoricida, fin da fine marzo in carcere alle Vallette, questa mattina ha come sempre presenziato all'udienza: vista la sua invalidità, è arrivato in ambulanza, ed ha ascoltato il verdetto col suo difensore, avv. Claudio Novaro. Motivazioni tra 30 giorni. Nella foto, i Carabinieri davanti all'abitazione di Via Poirino, la sera dell'omicidio.
29/09/2017 - 10:06