Oggi alle 14,30, presso l'Unione Industriale nuovo confronto tra sindacati e il direttore Camillo Concordia della Papcel l'azienda acquirente della Pmt, presente il curatore del fallimento dott.Poma. Ieri l'assemblea con il avoratori in Comune ha nuovamente confermato le posizioni e se vogliamo la drammaticità del momento. Vediamo.
La Papcel: Ribadisce all'Eco Camillo Concordia: «Deve essere chiaro che noi abbiamo fatto una proposta che oltre all' offerta di acquisto in termini economici, prevede l'assunzione di 72 lavoratori e a questa ci atteniamo». Precisa ancora il direttore: «Sia chiaro che noi non stiamo licenziando nessuno, i circa 140 dipendenti Pmt al momento sono in carico del fallimento e spetta al curatore Poma gestirli, noi abbiamo indicato il numero di lavoratori che intendiamo assumere in base a un preciso piano industriale -finanziaro che riteniamo sostenibili , l'assunzione di tutti i lavoratori non lo è».
In caso di mancato accordo cosa accade?
Risponde il curatore fallimentare dott. Poma: «Non siamo di fronte a una procedura "in bonis" che prevede il passaggio di tutti i lavoratori a chi acquista, trattandosi di un fallimento la legge deroga e concede all'acquirente di assumere il numero di lavoratori che ritiene necessario». Se l'accordo con i sindacati non verrà sottoscritto...«La legge parla chiaro la vendita non si può perfezionare e tutto ritorna in capo al curatore». E si fa un altro bando? «Non penso che ciò accadrà, a questo punto si prospetta il licenziamento di tutti i lavoratori e la vendita di quel che rimane dell'azienda in singoli lotti». Conclude Poma: «Spero che sia chiaro a tutti che l'assunzione di tutti i lavoratori e una mission impossible, nessun impreditore in questa situazione lo farebbe, la soluzione prospettata è già un buon risultato»
La posizione dei sindacati: La Fim-Cisl nei giorni scorsi ha diffuso in un comunicato in cui si chiede la Papcel «si faccia carico di tutti i circa 140 lavoratori ricorrendo poi, per la gestione degli stessi alla cassa integrazione per riorganizzazione». Aggiunge Bruno Bonetto rsu Fim: «Se il costo per sostenere gli ammortizzatori sociali è troppo alto saranno i lavoratori, vedremo in quale forma, a sostenerlo, ma l'azienda deve fare la sua parte». Il sindacato di base Alp parla in alternativa del ricorso ai "contratti di solidarietà".
Ma nell'incontro di oggi ci potrebbe essere la possibilità, come spera una parte dei sindacati tra cui ma non solo, Pino Lo Gioco della Fiom , sarebbe a dire che oggi la Papcel si presenti con una controproposta ovvero un numero maggiore di assunti, anche se non tutti: forse a quel punto l'accordo potrebbe essere sottoscritto con l'impegno delle forze politiche (vedi Regione e Comune di Pinerolo) di aprire dei tavoli per la ricollocazione di chi resterà fuori.
Una soluzione quest'ultima auspicata anche dall'assessore al lavoro della Regione, Gianna Pentenero, che al'Eco dichiara: «Valuto positivamente la conclusione del processo di acquisizione da parte di Papcel che, sebbene dia una riposta solo parziale al problema occupazionale, permetterà di mantenere la produzione sul nostro territorio. La Regione è pronta, per i lavoratori che non dovessero essere riassorbiti, a mettere in campo gli interventi di ricollocazione previsti dalle misure di politica attiva del lavoro».