«Ho chiesto ai miei referenti sindacali della Cgil di parlare con il ministero urgentemente, quello della Pmt deve diventare un caso nazionale, perchè loro sono i primi a pagare per le incongruenze della riforma sugli ammortizzatori sociali, ma in futuro ci saranno altri casi come questo: bisogna dare delle risposte» così il sindacalista della Fiom di Pinerolo, Pino Logioco, sull'assurda situazione in cui si trovano i lavorato coinvolti nel fallimento Pmt. Così come accadde per la riforma delle pensioni con gli esodati, i lavoratori della Pmt sono caduti in un limbo a causa di una riforma fatta male. La loro azienda è fallita, ma allo stesso tempo riprenderà il lavoro, ma per loro, che nel frattempo sono stati sospesi non è previsto alcun sostegno economico, se fossero stati lincenziati almeno potrebbero ottenere la mobilità.
L' assessore regionale Pentenero nei giorni scorsi si è recata a Roma, al Ministero, senza di fatto ottenere nulla. Oggi la senatrice Magda Zanoni ha presentato un'interrogazione al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e al Ministero dello Sviluppo Economico per sapere quali misure intenda adottare il Governo per contrastare il grave stato di crisi finanziaria che ha investito la PMT Italia spa. Afferma la senatrice: « Ho chiesto se, in questa delicata fase di transizione rappresentata dall'esercizio provvisorio, non si ritenga necessario prevedere un ammortizzatore sociale che garantisca un sostegno al reddito dei lavoratori dell'azienda per cui è stata disposta la sospensione a partire dal 1 febbraio scorso. Inoltre, vista la grave situazione, ho chiesto di attivare urgentemente un tavolo istituzionale tra Governo, Regioni e i vari soggetti interessati al fine di individuare le misure strutturali idonee a limitare gli effetti negativi sul piano occupazionale. Attendo risposta urgente dai rappresentanti di Governo». Il tempo infatti stringe e le risposte servono subito, per lunedì è stata convocata un'assemblea dei lavoratori in fabbrica che si annuncia tesa.
03/02/2017 - 12:32