Caso Pmt: polemiche e disperazione

21/01/2017 - 10:00

Monta la polemica politica sulla gestione della crisi Pmt da parte dell'amministrazione di Pinerolo. I vertici del Pd cittadino, la senatrice Zanoni e l'ex deputato Merlo accusano la giunta 5Stelle di aver fatto poco per scongiurare il fallimento: «Oltre alle parole, agli impegni verbali e ad alcuni post di dubbio utilità sui social network-scrivono- crediamo che il Sindaco e l’Amministrazione abbiano però fatto troppo poco per evitare quanto sta accadendo».
Dal canto suo parlando con il sindacalisti, il sindaco Salvai si è lasciato andare a un duro commento contro la proprietà: «Ci siamo tutti fidati delle assicurazioni dell'amministratore delegato Nugo, ma evidetemente diceva solo cazzate». In poche parole ci ha preso in giro.
Ma al di là delle polemiche, la priorità e trovare il modo di garantire continuità all'azienda pur nel nuovo contesto di una procedura fallimentare, la sistuazione dei lavoratori a questo punto appare disperata.  E' del tutto chiaro infatti che l'interesse dei possibili acquirenti, che ci sono, è acquistare l'azienda fallita, senza la "zavorra" dei lavoratori e dei debiti.
Ieri mattina davanti al Municipio di Pinerolo i sindancalisti Cristina Maccari (Cisl) e Pino Logioco (Cgil) con il consiglieri regionale Elvio Rostagno, presenti i lavoratori Pmt giunti dalla fabbrica in corteo, hanno incontrato il sindaco di Pinerolo per illustrare la difficile situazione dei lavoratori Pmt creatasi a causa dell'imminente dichiarazione di fallimento per la mancata presentazione di un piano concordatario da parte della proprietà. «Occorre trovare o inventare uno strumento che consenta di traghettare i lavorato al 31 gennaio quando verranno aperte le buste della gara indetta dal commissario, perchè in questa situazione in molti rischiano di ritrovarsi senza stipendio, senza la possibilità di maturare la pensione e infine senza forza contrattuale con l'ipotetico nuovo acquirente». Bisognerà inoltre convincere una quarantina di lavoratori a proseguire il lavoro per portare termine alcune commesse, sempre nell'intento di dare continuità al'azienda. Per trovare gli strumenti per la salvaguardia dei posti di lavoro e per garantire almeno ammortizzatori sociali, nei prossimi giorni si aprirà un tavolo in Regione in stretto contatto con il Ministero del lavoro. Nella foto di Dario Costantino il sindaco e il consigliere regionale Rostagno a colloquio con sindacalisti e lavoratori