Su "L'Eco mese-L'em" di maggio la tavola rotonda che dà voce ai bambini

11/05/2016 - 09:34

La crisi, i profughi, la religione... Argomenti da adulti. E i bambini, chi li ascolta? Lo facciamo noi: "L'Em" di maggio ha trasferito per una volta la sua tavola rotonda in una scuola, la primaria di Prarostino, e ha dato voce a undici bambini di nove anni, che spiegano a Daria Capitani, con le foto di Bruno Allaix, la povertà, l'accoglienza, la fede. Naturalmente, a modo loro. E se ne sentono delle belle...

 

Ma ci sono anche bambini che a scuola non ci vanno. Come Gregorio, o smetteranno presto di andarci, come Ludovica e Marilena. Elisa Rollino racconta le loro storie nel pezzo dedicato all'homeschooling e alle "scuoline": la precisa scelta "parentale" di alcuni genitori, che decidono di istruire a casa i loro figli.

 

Poi si cresce, ma qualche volta è bello restare a lungo un po' bambini. Come fanno i cosplayer, che per un giorno mettono nell'armadio sé stessi e diventano il loro supereroe preferito: vestito, parrucca, accessori, armi. Tutto quel che serve per assomigliare ad un personaggio "cult" dei fumetti e dei cartoni. Ne vedrete di tutti i colori nell'ampio servizio con tantissime immagini. Della serie: «Il fumetto sono io».

 

La vita prosegue. I vent'anni, i trenta, i quaranta, i cinquanta, i sessanta. Ognuna di queste età è buona per stravolgere la propria esistenza. Dare un colpo di spugna e ricominciare, per cercare se stessi. Sono storie di ripartenze, alle quali dedichiamo il dossier di dieci pagine di questo mese. Da ciclista a chef di fama internazionale, da operaio a camminatore, da ristoratore a volontario per servire pasti a chi cibo non ne ha, da sindaco di montagna a coltivatore di ulivi in riviera, da giovane senza studi ad allevatore di purosangue plurilaureato a seimila chilometri da casa.

 

Ma su "L'Em" di maggio, disponibile anche nella versione digitale, si parla anche di innovazioni nel mondo agricolo e marijuana terapeutica, prede digitali e professionisti del referendum, macroregioni europee nate già morte e soprattutto di grande ciclismo: Aldo Peinetti ha intervistato Elvio Chiatellino, patron della tappa pinerolese dei Giro d'Italia, e ci racconta il grande fascino del "muro", seguendo insieme al fotografo Dario Costantino il campione Stefano Garzelli sulla salita di via Principi d'Acaja, provata per la Rai e per "L'Eco".