Frana di Fenestrelle: Forte coinvolto nel crollo, strada ristretta ma percorribile

27/04/2016 - 09:21

Per il 28 aprile è stato convocato un incontro congiunto fra Città metropolitana, Regione Piemonte, l'Ente parco e il Comune di Fenestrelle per valutare come procedere per la messa in sicurezza della frana scesa fin sulla Sp 23 nel Comune di Fenestrelle alle 2 della notte tra il 10 e l’11 aprile. Al momento la carreggiata, sia pur ristretta, è tornata percorribile e non è più necessaria la presenza della Protezione civile.

 

La ditta specializzata sta ancora proseguendo con le operazioni di bonifica del versante. In seguito dovrà essere riparata la barriera paramassi che si trova subito sopra la carreggiata ed è stata raggiunta da alcuni massi. Ma intanto, avendo riscontrato un sensibile miglioramento, la Città metropolitana di Torino venerdì scorso ha sospeso il presidio notturno. «In caso di peggioramento delle condizioni meteorologiche - precisa il Sevizio viabilità - verranno effettuate delle valutazioni e decise le procedure più efficaci e sicure per il traffico viario».

 

LA FRANA

La nicchia di distacco della frana è stata individuata a circa 250-300m al di sopra della strada, in prossimità delle fortificazioni, e ha coinvolto anche parte della muratura del forte "Tre Denti". Molti massi si sono fermati lungo il versante, altri hanno addirittura raggiunto la barriera paramassi e alcuni, di dimensioni anche notevoli, sono finiti sulla strada.

 

Nella prima notte la Città metropolitana ha attivato le squadre dei cantonieri e i volontari della protezione civile per ripristinare la circolazione stradale e presidiare l’area e una ditta specializzata è intervenuta dal mattino per effettuare le operazioni di disgaggio, che sono tuttora in corso. Ad oggi la nicchia di distacco e la zona di accumulo superiore, dove si sono fermati i primi massi, sono già quasi completamente libere.

 

Il materiale disgaggiato però ha solo in parte raggiunto la sottostante Sp.23; la maggior parte, insieme a parte del materiale fine terroso, ha implementato il volume di materiale in una seconda zona di accumulo che si trova più in basso. L’incontro per fra gli enti interessati servirà per valutare la messa in sicurezza del versante e le relative competenze.