Liquidazione delle Comunità montane: Rifreddo diffidato dalla Regione: «Deve scegliere una unione»

21/04/2016 - 18:00

Rifreddo, insieme a Casteldelfino, è uno dei due Comuni piemontesi (su 524 totali) diffidati dalla Giunta regionale perché ancora non hanno optato tra convenzione e unione dei Comuni. Dovranno farlo entro 60 giorni, pena l'incarico a un commissario che lo faccia al posto loro.

 

Sarebbe infatti giunta alla fase conclusiva la liquidazione delle vecchie Comunità montane piemontesi (prevista entro il 30 giugno) e il passaggio alla piena operatività delle nuove Unioni dei Comuni, con l'entrata in funzione delle ultime otto su 54.

 

Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha nominato nuovi “liquidatori regionali” nelle prime 10 Comunità montane per le quali a dicembre erano stati approvati i piani di riparto, come previsto dalla legge regionale del 2012 in materia di enti locali.  Si tratta di dirigenti regionali, che avranno il compito di portare a conclusione le operazioni di chiusura delle Comunità montane, intraprese dai commissari esterni, in modo da limitare i costi.

 

Delle diciannove comunità montane, undici sono ormai in fase di liquidazione: la Giunta ha approvato l’undicesimo piano di riparto e dato corso alla liquidazione della Comunità montana Valle Susa e Val Sangone. Altri piani di riparto saranno approvati nelle prossime settimane.

 

Sul fronte del personale delle ex comunità montane, dei 250 dipendenti 240 sono stati ricollocati. «L’assessore allo Sviluppo della Montagna della Regione Piemonte - spiega un comunicato dell'ente regioanale - ha assicurato che lavoreranno presso una delle unioni ricadenti nel territorio delle rispettive Comunità montane secondo i criteri deliberati dalla Giunta regionale condivisi con le organizzazioni sindacali e che nessuno perderà il posto di lavoro».