Pazza movida a rischio della vita
(IL VIDEO) Nessuno dorme dal giovedì al sabato tra via Trento e via Principi d'Acaja. Attorno al furgone-discoteca che spara decibel il branco fa festa. Balla, schiamazza, orina contro i muri, e manda al diavolo chi si azzarda a protestare. Se i genitori lo sapessero li costringerebbero ai "domiciliari". Non lo sanno.
Ballano e sballano quei ragazzi di buona famiglia demenzialmente euforici a rischio della pelle. Il cd girato con il telefonino da uno degli ottanta firmatari che tempo fa hanno depositato «invano» in municipio una petizione «regolarmente protocollata» racconta una brutta storia. Il sindaco, la comandante dei Vigili, ed il segretario comunale che lunedì l'hanno visionato sono rimasti di stucco, come noi. I fari che fendono la notte si materializzano in una Smart lanciata nella discesa in via Principi. È in corso una prova di coraggio, la birra in corpo aiuta (amesso non si ricorra ad altri "incentivi"). I due trasportati, sdraiati sul tettuccio abbrancano i finestrini posteriori aperti. Facile intuire che la ragazza, appesa come un pupazzo di pezza, non ce la farà. Sarà catapultata a terra, infatti. Si rialzerà dolorante, poteva finire peggio.
I residenti lo sanno bene. Il centro storico è un porto franco. Sono all'ordine del giorno, anzi della notte, anche le gare di velocità: via sgommando da e verso la Casa del Senato. A partenza singola, se può consolare.
Covato, pare, emetterà un'ordinanza che imporrà ai locali la chiusura anticipata. Servirà? Ne dubitiamo. Una giovane a domanda ha risposto: «Veniamo qui perché i controlli non ci sono».
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Paola Molino