Sono state 176, secondo i dati forniti dalla Città metropolitana (ex-Provincia di Torino), i cercatori di funghi controllati nella sola Val Germanasca, in particolare a Salza di Pinerolo, a partire dalla seconda decade di agosto, quando si è verifica una crescita abbondante facilitata dalle piogge abbondanti di Ferragosto. E di queste 31 sono state sanzionate: 24 perché non in possesso del tesserino per la raccolta, due per l’uso di sacchetti in plastica, uno perché aveva raccolto una quantità di funghi superiore al consentito, due per essere transitati con mezzi motorizzati su piste forestali vietate alle auto e alle moto, due per aver parcheggiato mezzi motorizzati sui prati.
I controlli spettano agli agenti faunistico-ambientali del Servizio Tutela Fauna e Flora della Città metropolitana, che li hanno svolti in collaborazione con le associazioni Arcipesca-Fisa e Fidc-Federazione Italiana della Caccia. «I nostri agenti ed i volontari - precisa Gemma Amprino, Consigliera metropolitana delegata all’ambiente, alla montagna e alla tutela della fauna e della flora - non si limitano però a constatare violazioni e a comminare sanzioni. Viene anche distribuito materiale informativo che spiega nel dettaglio le norme per la raccolta dei funghi e le modalità per dotarsi del titolo di raccolta». La Consigliera Amprino ricorda inoltre che «i cercatori di funghi che svolgono la loro attività in modo corretto e rispettando le normativa sono le sentinelle e i custodi di un prodotto naturale che ha un forte significato ambientale: solo un bosco sano produce buoni e abbondanti funghi; il che presuppone una cura del territorio che solo un adeguato presidio umano può garantire».
LA NORMATIVA
Con l’approvazione della Legge Regionale 7 dell’8 settembre 2014, per essere autorizzati a raccogliere funghi in Piemonte bisogna avere la ricevuta di versamento del contributo per la raccolta, che non deve essere corredato dall’imposta di bollo e continua ad avere validità per l'intero territorio regionale. La raccolta di alcune specie, indicate all'articolo 3 comma 1bis della Legge Regionale 24 del 2007, non necessita del possesso del titolo. Il contributo è di 30 euro, ma è possibile versare due o tre annualità in un solo pagamento, anticipando così eventuali aumenti futuri. I soggetti abilitati possono rilasciare titoli per la raccolta funghi anche giornalieri (a 5 euro) o settimanali (10 euro), validi sull’intero territorio regionale. Il regime di raccolta dei funghi legato ai titoli settimanali e giornalieri è il medesimo previsto per quelli annuali.
Per rafforzare la tutela delle aree a vocazione fungina e consentire un utilizzo efficiente delle risorse derivanti dal contributo, la Legge Regionale 7 del 2014 ha rivisto l’elenco degli Enti legittimati a riscuotere e introitare i proventi dei contributi: gli Enti regionali di gestione delle aree protette, le Unioni Montane di Comuni e in via transitoria le Comunità Montane sino alla loro formale soppressione, le forme associative dei Comuni collinari. I singoli Comuni non sono più legittimati alla riscossione e all’introito dei contributi. Alla Giunta Regionale spetta il compito di definire l’importo, le modalità di versamento, le condizioni di efficacia e la durata del titolo.