Quinta tappa del diario di viaggio di Laura Salvai sul sito de "L'eco del Chisone". E' partita il 19 aprile per il Sud America con il suo romanzo "Per un'ora di nuoto" nello zaino. Ora si trova in Uruguay. "L'eco" la sta seguendo sul web.«Questo quartiere è molto brutto» mi dice Melina mentre ci avviamo insieme verso la scuola materna per andare a prendere sua figlia. Ai lati della strada si vedono case malandate, baracche di lamiera, rottami di auto e cavalli da tiro che brucano l'erba fra cumuli di spazzatura.
Mi trovo a Paraná, nella provincia di Entre Rios, 500 chilometri a nord-ovest di Buenos Aires, e precisamente nel quartiere Anacleto Medina, dove sorge la residenza El Sol, una casa di accoglienza per ragazze madri minorenni.
Melina ha diciassette anni e sua figlia tre. L'ha avuta a quattordici anni. È una delle tante ragazze che arrivano alla residenza con una storia terribile alle spalle. Abusi domestici, povertà, abbandono, violenza. Qui trovano qualcuno che si prende cura di loro fino alla maggiore età e le accompagna nella ricerca di una casa e di un lavoro.
Silvia, la direttrice, fa miracoli con il poco personale e gli scarsi mezzi che ha a disposizione. La residenza è una sua creatura. A sostenerla con donazioni e l'invio di volontari sono molti cittadini e istituzioni delle valli valdesi del Pinerolese. A darle una mano adesso c'è Francesca, un'infermiera di 26 anni che lavora all'asilo per anziani di Luserna San Giovanni. Un anno fa c'era stata Ilenia, la mia coinquilina di Torino. Era stata lei a raccontarmi di Silvia, di Melina e delle altre ospiti della casa. Ne avevo sentito parlare così tanto che quando sono arrivata mi pareva già di conoscerle.
«Ricordati di salutarmi tanto Ilenia, per favore. Io non mi sono dimenticata di lei» mi dice Melina.
«Neppure lei si è dimenticata di te» ribatto.
Ci abbracciamo, ed è come se le portassi l'abbraccio di Ilenia. Una staffetta fra i continenti.
Le coincidenze di questo viaggio sono incredibili. La scorsa settimana ero a Buenos Aires per la presentazione del mio romanzo nell'ambito di un festival organizzato dalla scuola italiana Cristoforo Colombo. Fra gli ospiti della giornata c'era una regista italiana, Maura Delpero, che ha raccontato il suo progetto di documentario su una comunità per ragazze madri adolescenti gestito da una congregazione di suore nel quartiere di Belgrano, a pochi isolati di distanza dalla scuola.
«Qual è la congregazione che l'ha fondata?» chiedo a Maura alla fine del suo intervento.
«Le suore di San Giuseppe di Pinerolo» risponde.
Come si dice qua, el mundo es un pañuelo (il mondo è un fazzoletto).
Laura Salvai
Se volete sapere qualcosa di più su Laura Salvai, il suo viaggio e il suo romanzo "Per un'ora di nuoto", visitate i siti https://sottoilcielodelleande.wordpress.com e http://www.matiskloedizioni.com/perunoradinuoto/