Grandine a Campiglione Fenile: la testimonianaza di un imprenditore

15/05/2015 - 16:03

«Mai vista una cosa del genere»: Angelo Caratide, titolare dell'omonima ditta di Campiglione Fenile che da 30 anni produce stampi, attrezzature in plastica e lamiere, e pezzi di precisione, sta contando i danni. Quelli provocati dalla violentissima grandinata che si è abbattuta questa mattina nel Pinerolese e che ha depositato una spessa coltre di ghiaccio sul tetto del suo capannone.  «Un disastro, sembrava un terremoto: è iniziato verso le 10 ed è durato un'ora e mezza». Con bufere di vento che hanno accumulato sul tetto un metro di ghiaccio. Una massa spaventosa: «Ci ha riempito gronde e canaline e poi è entrata all'interno, danneggiando macchinari, compressori, attrezzature elettroniche. Non riuscivamo neppure ad aprire le porte. Nonostante le raffiche di vento, sono salito sul tetto per tirare via il ghiaccio col badile. Faceva un freddo cane». Caratide sintetizza: «Ci ha massacrato. In questo momento stiamo verificando l'impianto con l'elettricista: va in corto». In altri termini, i danni vengono fuori man mano. L'unica, magra consolazione: «Solo uno dei due capannoni è stato danneggiato. E per fortuna che sono costruiti bene: ci siamo trasferiti qui 3 anni fa, ma che poteva immaginare una cosa del genere?».

Nella foto, il cortile della ditta, nell'area artigianale di Campiglione.