Città metropolitana: "La Val Sangone si unisca alla zona Ovest"

12/02/2015 - 17:58

È necessario che la Val Sangone si unisca alla zona ovest”: è il pensiero di Daniela Ruffino, ex sindaco di Giaveno e ora vicepresidente del Consiglio regionale, che non ha dubbi sulla collocazione negli ambiti della Città metropolitana. Collocazione che andrebbe definita nei prossimi giorni, prima del 28 febbraio ma meglio ancora prima della riunione con Piero Fassino il 21. “Con la zona di Collegno e Rivoli siamo già uniti per il Patto territoriale, per il centro di protezione civile e per la gestione dei rifiuti; le due zone sono complementari e si arricchirebbero a vicenda”. Anche come distretto sanitario, l’unificazione guarderà alla pianura, verso Orbassano, invece che alla vallata vicina. In tempi passati la Val Sangone aderiva ad Assot, l’agenzia di sviluppo con sede a Orbassano. “Quindi sarebbe più sensato – prosegue Ruffino – Bisogna guardare al futuro per il bene del territorio, visto anche che la nostra Unione dei Comuni è solida, ma da sola non raggiunge la popolazione necessaria per un ambito territoriale. Ricordo inoltre che i precedenti apparentamenti con la Val Susa non hanno portato buoni frutti”. Ruffino si riferisce all’epoca in cui la valle “azzurra” fu “costretta” dalla Regione a far parte della stessa comunità montana in cui governavano i No Tav. Ed è da allora che si susseguono polemiche per fondi che non sarebbero arrivati alla Val Sangone. Ma, guardando appunto al futuro, la Val Sangone deve scegliere la sua collocazione. E Ruffino non ha dubbi: la zona ovest.