La Guardia di Finanza ha aperto un fascicolo a carico di un noto consulente del lavoro di Pinerolo per accertare la consistenza delle accuse denunciate da una decina di suoi clienti. In sostanza, somme versate al professionista per pagare le tasse, ma non andate a buon fine, tanto che ora Equitalia le sta richiedendo agli ignari contribuenti. «Noi le tasse le abbiamo già pagate una volta, non intendiamo certo pagare una seconda volta, magari pure con la multa», dicono in sostanza i malcapitati clienti del ragioniere che si sono rivolti alle Fiamme Gialle di Via Piatti. Quella a carico del fiscalista è per ora una verifica amministrativa. Se però i fatti saranno confermati, potrebbe aprirsi un'inchiesta penale con ipotesi di falso, appropriazione indebita o truffa, anche perché le somme illecitamente trattenute dal professionista sarebbero vicine al milione di euro. Una vicenda, quest'ultima, che potrebbe intrecciarsi con quella raccontata su L'Eco oggi in edicola e già anticipata la scorsa settimana. In sintesi: un noto professionista di Pinerolo, consulente del lavoro pure lui, per ottenere un prestito di circa un milione e 200mila euro, si sarebbe rivolto ad un broker della Val Pellice. Costui, ex-finanziere già condannato per fatti che fecero molto scalpore, l'avrebbe messo in contatto con due milanesi che promettevano grossi finanziamenti esteri (a Riga), previo versamento di un acconto di circa 20mila euro per dare avvio all'operazione. I particolari nell'articolo sull'edizione cartacea del nostro giornale.
05/11/2014 - 11:38