Uccise la moglie: pinerolese condannato a 9 anni e 4 mesi

28/03/2014 - 17:10

Nove anni e 4 mesi, questa la condanna decisa oggi dal giudice torinese Potito Giorgio per Lorenzo Osella, 65enne di Pinerolo. All'alba di domenica 29 settembre dell'anno scorso uccise la moglie Maria Pia Granero di 64 anni con un coltello da cucina. Un taglio netto alla gola. La sorprese nel sonno, nel suo appartamento al terzo piano di Via Turati 30. Poi prese asciugamano e strofinacci sporchi di sangue e li gettò in un cassonetto per gli indumenti, in via Novarea, non proprio vicino a casa. Alle due del pomeriggio, telefonò ai parenti, suoi e della moglie. Chiese loro di raggiungerlo a casa, dove giaceva il corpo senza vita di Maria Pia Granero. Ai Carabineri e al pm della Procura di Torino Vito Destito, rese subito piena confessione. Da allora Osella, pensionato Enel,  è in carcere alle Vallette. Una pena lieve, come conferma il difensore, avv. Alfredo Merlo: «Un risultato molto buono, tra 30 giorni leggeremo le motivazioni». Intanto sappiamo che Osella ha ottenuto dal gip lo sconto di un terzo, come previsto dal rito abbreviato, e le attenuanti generiche. «Era incensurato, mai avuto una denuncia, ha reso piena confessione e collaborato con gli inquirenti». Come spiega l'omicidio? «In tutte le sue tre deposizioni ha parlato di un raptus. Non ricorda cosa sia successo quella notte». Per Osella, di cui tutti i testimoni hanno parlato come un uomo molto mite e buono, che in casa faceva tutto e si occupava con pazienza della moglie inferma, nè pm nè difensore hanno chiesto la perizia psichiatrica.

Foto Dario Costantino