I due sconfitti delle Primarie scaricano il vincitore. «Riggio deve fare un passo indietro» più che un invito, sembra un verdetto, emesso da Carmen Bonino (Pd) e Alessandro Azzolina (Sel). I due candidati del centrosinistra hanno tenuto una conferenza stampa ieri in cui hanno denunciato l’incapacità politica di Angelino Riggio di costruire una coalizione dopo le votazione del 16 febbraio. Una richiesta che arriva dopo un incontro interlocutorio tra lui e il segretario provinciale del Pd Fabrizio Morri.
«E’ passato quasi un mese, siamo rimasti in panchina finora, ma ci sembra giusto intervenire, perché c’è il rischio di perdere la città alle Comunali di maggio». I due negano di voler silurare un candidato scomodo e di averlo sabotato malgrado le dichiarazioni di facciata: «Non abbiamo fatto giochini. Potevamo fare ricorso e non l’abbiamo fatto» assicura Bonino. Il loro intento è «tutelare il popolo delle Primarie che rappresentiamo con il nostro 60 % dei voti». Ma non sarà facile spiegare ai nichelinesi, che hanno fatto la coda per votare, che si invalida l’esito per rispettare lo spirito delle Primarie. Il rischio è che il trampolino di lancio democratico ritorni indietro come un boomerang, spianando la strada del Comune ai principali rivali: i 5Stelle, l’indipendente Franco Fattori e il centrodestra.