Un caso di omonimia ha causato una brutta giornata ad Aurelio Seimandi, musicista molto noto nel Saluzzese anche perché dirige le bande musicali di Paesana e di Saluzzo. Ieri abbiamo riportato la notizia del'arresto di un uomo che casualmente porta lo stesso nome e lo stesso cognome, e abita proprio a Saluzzo, finito in carcere insieme ad altre due persone con l'accusa di aver favorito e sfruttato la prostituzione in due centri benessere del Marchesato.
«Da quando si è diffusa la notizia ho ricevuto decine di telefonate, sono guardato con sospetto, cerco in tutti i modi di chiarire l'equivoco» spiega il Seimandi musicista, che nulla ha a che vedere con la vicenda degli arresti. I Carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di custodia in carcere emessa nei confronti di un altro Aurelio Seimandi, di 45 anni, nativo di Pinerolo e domiciliato a Saluzzo: «Io ne ho 52 - chiarisce il maestro della banda - e sono nato a Paesana».