I blocchi della protesta dei "forconi" in Val Chisone alle rotatorie in ingresso a Villar Perosa e Perosa Argentina sono ripresi stamattina dalle 6,30. Nel primo caso una quindicina di manifestanti stanno fermando il traffico alla rotatoria "ex Sachs", lasciando passare solo qualche auto o qualche pullman ogni molti minuti, come è già avvenuto ieri per tutto il giorno. A Perosa la rotatoria della Coop in località S. Sebastiano è stata presidiata dai mezzi a partire dalla serata di ieri. Numerosi gli studenti che hanno rinunciato a scendere a Pinerolo per raggiungere le scuole superiori.
Difficoltà anche per i trasporti verso le scuole medie della valle. Intanto tra le manifestazioni di solidarietà cresce anche l'insofferenza di molti valligiani verso la protesta. «Ne ho fatte tante lotte e tanti scioperi, anche per permettere a queste persone di bloccare le strade - dice un villarese - ma non mi sono mai permesso, mai, di schernire la gente. Invece ieri ho visto gente che ridacchiava e chiedeva agli automobilisti: "vuole passare?". Fare sciopero o protestare, come portare una divisa, è una cosa seria, non da ridere. Non è una festa».
«La Val Chisone è di fatto sequestrata - ci scrive un altro abitante della valle - un risultato i "forconi" lo hanno ottenuto: la disapprovazione della popolazione e di chi veramente lavora e che comunque è nella loro stessa situazione, con la differenza che loro al termine delle manifestazioni riprenderanno a lavorare, qualcuno potrebbe darsi di no perché a causa loro il lavoro lo avrà perso, e la prefettura dov'è?».