"Assolto perché il fatto non costituisce reato": si è concluso così, davanti al giudice di Pinerolo Luca Del Colle, il procedimento a carico di Siro Menghini, già direttore di stabilimento dell'ex-Annovati di Frossasco. Era accusato di violazione della normativa in materia ambientale. In altri termini, inquinamento. Le vicende contestate a Menghini (sempre difeso dall'avv. bolognese Alessandro Melchionda) risalgono entrambe al 2010: l'una a maggio, l'altra ad ottobre. In entrambi i casi i tecnici dell'Arpa rilevarono alcune irrogolarità che diedero luogo a due esposti distinti, poi unificati in un unico procedimento. Nel primo caso l'Arpa rilevò "attività di coincenerimento di rifiuti di legno contenenti composti organici alogenati (vale a dire sostanze, soprattutto cloro, che andrebbero trattate separatamente, ndr) senza la prescritta autorizzazione". Nel secondo caso (era il 12 ottobre 2010) l'Arpa riscontrò che i fanghi provenienti dall'elettrofiltro dell'impianto di depurazione dei fumi venivano usati come combustibile e non smaltiti come rifiuti pericolosi, come prevede la normativa. Un'anomalia che fece scattare l'immediata denuncia.
«A fronte di un reato assodato - commenta l'assessore all'Ambiente del Comune di Frossasco, Daniele Castellino -, soprattutto quello relativo ai fanghi di depurazione che sono rifiuti periocolosi e venivano bruciati in quantità notevoli, sono sorpreso del risultato del procedimento giudiziario. Aspetto le motivazioni (Del Colle si è riservato 15 giorni, ndr) per dire di più ed esprimere un parere più ragionato». Il comune si era costituito parte civile con l'avv. Monica Bernardoni.
06/12/2013 - 12:07