Su cinque persone arrestate dai Carabinieri per furti seriali di centraline elettroniche e volani motore ai danni di magazzini Fiat di Mirafiori e None, ben quattro risiedevano sul territorio nonese. Sono accusati di far parte di una banda che ha sottrato materiale equivalente al carico di un tir e mezzo, per un valore superiore a 2,3 milioni di euro.
I furti avvenivano durante le normali spedizioni dei pezzi. Il furgone faceva una sosta e il surplus del carico veniva depistato su altri mezzi. Questa la ricostruzione dei Carabinieri di Torino e None, che il 24 novembre hanno eseguito i cinque ordini di custodia cautelare emanati dal giudice del Tribunale di Torino. Si trattava di dipendenti infedeli sia di Fiat, sia di società satellite del Gruppo torinese, e di autisti delle spedizioni. L'indagine, molto più lunga, ha già portato nel 2013 a 11 arresti complessivi. Altre persone sono indagate, anche per ricostruire i canali della ricettazione. Approfondimenti su "L'Eco del Chisone" in edicola mercoledì, disponibile anche nell'edizione digitale.