Tirano tutti un sospiro di sollievo: su tutti il sindaco Eugenio Buttiero e Luciano Trombotto, uno dei cinque proprietari delll'ex Merlettificio Turk andato a fuoco poco dopo le 13 di oggi pomeriggio. I vigili del fuoco (sei le unità presenti accorse anche da Torino) intorno alle 17,30 hanno accertato che il rogo non ha fatto vittime.
I due occupanti, di cui uno sarebbe cittadino egiziano, avrebbero lasciato l'edificio già in mattinata. Impressionante quello che resta dopo quattro lunghe (e faticossime) ore di lavoro dei vigili del Fuoco (uno di loro è stato anche lievemente ferito durante le operazioni, tanto che si è reso necessario l'intervento dell'ambulanza). Della metà dell'edificio mangiata dalle fiamme resta ormai solo lo scheletro. L'altra parte, che il fuoco ha salvato, è in uno stato impressionante di abiezione: immondizia ovunque, cumuli di scarpe e abiti vecchi, escrementi, materassi, coperte, bombolette. C'è perfino un vecchio paio di sci e un paio di giochi per i bambini. È chiaro che lì la gente abita. Ed è spaventoso che il "cuore" di Pinerolo ospiti una simile bidonville, a poche decine di metri dai portici con i negozi più chic. Dopo 34 anni di totale abbandono, quella di oggi è una data storica. Per il Merlettificio e soprattutto per tutta la città che solo per miracolo (e per fortuna) oggi non si trova a piangere altre vittime del degrado e della povertà. Nella foto di Dario Costantino, le macerie ancora fumanti.