Cortei, fiaccolate, comizi, palloncini lanciati in cielo: la mobilitazione contro la chiusura del Tribunale di Pinerolo, che da sabato 14 è un presidio di Torino, continua senza sosta. Ieri una nuova iniziativa degli avvocati, che hanno simbolicamente bloccato la partenza dei fascicoli richiesti dagli uffici del capoluogo piemontese.
Nastri bianchi e rossi, proprio come quelli da cantiere, hanno transennato le scale di accesso del Palagiustizia. Lunedì mattina una delegazione di legali pinerolesi, in testa l'avv. Alfredo Merlo, incontrerà il procuratore Caselli e il giorno successivo si recherà a Roma. La speranza è ancora che le commissioni giustizia di Camera e Senato trasmettano al più presto la lista dei nominativi dei Tribunali da salvare, affinché possano essere predisposti i correttivi immediati al decreto legislativo n. 155, promessi dalla Manistro Cancellieri. Intanto, in tutta Italia, nonostante la propaganda che vuol far credere il contrario, la riforma della geografia giudiziaria è entrata in vigore nel caos assoluto, tra mille problemi e altrettante proteste.