Ha escogitato uno stratagemma originale per risolvere il problema della disoccupazione: si è finto ingegnere aeronautico. N.E., 36enne nichelinese, ha "taroccato" il suo curriculum vitae per farsi assumere in un'azienda di componentistica della cintura ovest di Torino. La trovata gli ha fruttato un posto di lavoro da circa 1.800 euro netti al mese, ma presto i nodi sono venuti al pettine. Per non dimostrare di non essere all'altezza del suo compito, si è inventato la scusa della madre malata. Si è spacciato per orfano di padre e la sua ditta gli ha concesso diverse assenze e permessi. Fino al 1° giugno, quando comunica la morte della donna. In quell'occasione chiede all'azienda un permesso per lutto e 10 giorni di assenza per fare un percorso di sostegno psicologico. Gli viene richiesto di esibire il certificato di morte. Lui lo consegna l'ultimo giorno utile, facendo insospettire l'ufficio personale. Partono delle verifiche in Comune a Nichelino che consentono di accertare che il documento è stato contraffatto. Del caso se ne occupa la Polizia municipale, che scopre il curriculum contraffatto e la reale situazione famigliare del giovane: ha sia madre che padre e pure un fratello. Per lui non c'è più scampo. Si becca una denuncia per uso di certificato falso e truffa aggravata dall'usurpazione di titoli. E viene licenziato dopo essere stato ingegnere per soli sei mesi.
06/09/2013 - 19:33