Si sono incontrati per caso in via Amendola. Urla, spintoni e poi una coltellata. Giuseppe Russo, 37 anni, ha ferito il suo vicino e omonimo Luigi, di 34. Il fendente all'addome è partito probabilmente per un piccolo debito non saldato. Sono le 23,45 di ieri, quando i Carabinieri intervengono sul posto. Trovano Luigi sanguinante, soccorso dal 118, che l'ha trasportato alle Molinette. L'uomo, non in pericolo di vita, non vuole parlare dell'accaduto.
Si limita a dire, che è stato trafitto da uno sconosciuto, perché ha tirato «un calcio a un cane». Attorno alla scena, si crea una folla di residenti delle vie Amendola e Parri. Malgrado la confusione, i militari si accorgono del quad di Giuseppe, parcheggiato a pochi metri di distanza. Si insospettiscono, perché sanno che tra i due non corre buon sangue. Subito dopo scorgono l'uomo a dorso nudo, che si sporge dall'androne di casa. Ha delle ferite alla pancia e ecchimosi alla testa. Lo portano in caserma, ma non parla.
Dei testimoni, però, riferiscono che l'hanno visto inseguire il vicino con una pistola da softair e un coltello a farfalla. I due oggetti vengono consegnati in caserma un'ora dopo da un altro testimone. La lama è ancora sporca di sangue e per i Carabinieri il quadro è chiaro. Il 39enne viene arrestato per lesione aggravata, minaccia aggravata e porto di oggetti atti ad offendere. In casa sua sono stati rinvenuti un tirapugni, 24 coltelli di diverso tipo e una maglietta sporca di sangue.