Non ha soddisfatto i sindaci del Pinerolese, nè tanto meno i Comitati per la salvezza degli ospedali di Torre Pellice e Pomaretto, l'incontro avuto ieri tra una delegazione di sette primi cittadini e l'assessore regionale alla Sanità Ugo Cavallera. In ballo c'era il mantenimento dei posti di Lungodegenza e Riabilitazione delle due strutture sanitarie valdesi di Valle che, secondo il Piano della Giunta Cota dovrebbero essere chiuse in tutte le loro degenze: l'ospedale di Torre Pellice entro il 31 dicembre 2013, quello di Pomaretto il 30 giugno 2014. Ma soprattutto, in gioco c'è l'equità dei servizi ai cittadini nella ASL TO 3, al momento negata considerato che, sempre secondo le intenzioni regionali, l'ex ASL 5 (Rivoli-Collegno) dovrebbe mantenere nelle proprie strutture (molte delle quali private) oltre 400 posti letto dedicati alle post-acuzie, per lasciare completamente sguarnita l'ex ASL 10 di Pinerolo. "Qualcosa è cambiato, ma non siamo certo arrivati a una conclusione soddisfacente- spiega il sindaco di Pomaretto Danilo Breusa :- l'assessore sembra intenzionato a mantenere 20 posti di "cure intermedie", o continuità assistenziale che dir si voglia a Pomaretto, e altrettanti a Torre Pellice, mentre 20 posti letto di Riabilitazione verrebberoi nseriti all'ospedale di PInerolo". Pur nella grande incertezza che da tempo regna nella gestione della sanità regionale, sembrerebbe dunque scongiurato il pericolo di chiusura delle degenze nelle due strutture di valle. "I posti letto di cure intermedie dovrebbero iniziare a Torre dal 1° gennaio 2014 e a Pomaretto al 1° luglio 2014. Fino a quel termine i due ospedali devono lavorare normalmente, e noi vigileremo perchè ciò accada". La preoccupazione però è profonda in Breusa e nei suoi colleghi sindaci: "Primo perchè 20 posti di Riabilitazione non sono assolutamente sufficienti per il territorio del Pinerolese, che dalla seconda cintura di Torino arriva a Sestriere, e poi l'assessore ha rassicurato la riorganizzazione dei servizi sanitari domiciliari, la telemedicina, i Centri di assistenza primaria, ma qui prima si taglia poi si riorganizza. A mio parere andrebbe fatto esattamente il contrario: prima voglio vedere la riorganizzazione, poi si può discutere sui tagli". Con lo spettro dei tagli di posti letto, si fa ancora più urgente il problema delle liste d'attesa per visite e diagnostica; "L'ho anche sottolineato all'assessore: come si può pensare di attendere sei mesi un'ecografia e più di un anno un intervento di cataratta? In proposito, ho chiesto ai Comitati di iniziare a occuparsi di queste problematiche, e invito anche tutti i cittadini a segnalare loro le liste d'attese lunghe o le prenotazioni chiuse". Intanto, prima di ferragosto, i sindaci del Pinerolese incontreranno il direttore generale dell'ASL TO , Gaetano Cosenza, per iniziare a valutare una riorganizzazione sanitaria condivisa, che possa far risparmiare ma non tagli i servizi.
03/08/2013 - 16:28