Un'inziativa nuova, l'ultima in ordine di tempo a difesa del Tribunale di Pinerolo: una lettera al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. L'hanno pensata e scritta i dipendenti, che questa mattina l'hanno spedita al Guardasigili. Non una missiva collettiva, ma firmata da ciascuno, con tanto di precisazione della qualifica e degli anni di servizio già prestati. Questo il testo, di cui omettiamo solo il nome.
"Sono Anna B., funzionario Giudiziario al Tribunale di Pinerolo, in provincia di Torino. Lavoro da ventisette anni in ambito giudiziario e mi sono sempre impegnata per la salvaguardia di quei valori, legati alla giustizia, nei quali ho sempre fermamente creduto e nei quali vorrei credere ancora… Con la soppressione del tribunale di Pinerolo (scelta palesemente in contrasto con la legge delega) mi è venuta a mancare non soltanto la fiducia nelle istituzioni ma anche la fierezza di aver svolto (e svolgere ancora) un servizio a sostegno, della giustizia stessa. Chi ha operato a favore dell’imparzialità, dell’equità e della rettitudine si trova, oggi, ad essere “condannato” da una scelta ingiusta, scorretta ed inconcepibile stante la sussistenza di tutti i requisiti previsti per il mantenimento del tribunale di Pinerolo.
Le chiedo pertanto, sig. Ministro, di voler davvero riesaminare la situazione e la condizione del tribunale di Pinerolo affinché non soltanto gli operatori degli uffici giudiziari, ma anche gli utenti tutti del territorio (220.000 persone) possano, ancora una volta, apprezzare la volontà di riconoscere e porre rimedio al grave errore commesso e credere nei principi di equità, ragione ed imparzialità che la stessa giustizia impone".