È tornato a riunirsi ieri sera il Comitato per la salvezza del Tribunale: una cinquantina gli intervenuti, tra avvocati, sindaci e dipendenti degli uffici giudiziari. Due le ipotesi lavorative emerse per contrastare il decreto legislativo n. 155 che riforma la geografia giudiziaria italiana tagliando 31 sedi (ora 30 perché la Corte costituzionale ha slavato Urbino). Due le strategie emerse: informare il primo ministro Letta sulla reale situazione di Pinerolo e continuare il dialogo avviato la scorsa settimana dal sindaco Buttiero direttamente col Ministro Cancellieri. Per questo verrà costituita una delegazione, con i rappresentanti dei 58 comuni del territorio su cui il tribunale ha competenza, che si faccia portavoce del fortissimo disagio del territorio. L'obiettivo sarebbe coinvolgere anche il sindaco di Torino e il prefetto.Comipito loro, Buttiero in testa, ribadire alla Guardasigilli le conseguenze gravissime che la soppressione degli uffici giudiziari (per molti un destino ormai segnato) comporterebbe. L'ultima speranza è la politica: un accordo Pd-Pdl che convinca la Cancellieri a mettere in atto un correttivo. «L'accordo c'era già - replica il sen. Lucio Malan - ed è contenuto nei pareri espressi l'anno scorso da Canmera e Senato che prevedevano il mantenimento di alcune sedi giudiziarie (tra cui Pinerolo, ndr). La Cancellieri deve smetterai di dire che è disponibile ad un correttivo: deve farlo e basta».
12/07/2013 - 09:57