Al passaggio sotto lo scanner, si era temuto che potessere esseci un congegno per la detonazione di materiale esplosivo, nell'involucro arrivato oggi verso le 13,30 nel carcere di Saluzzo. Un pacco bomba, inviato all'indirizzo di un detenuto dai familiari. E invece per fortuna si trattava solo di una radiolina FM. E non c'era tritolo nei quattro pacchetti sospetti, ma gomme da masticare.
«In realtà non avrebbero potuto spedire quel materiale - spiega il capitano Roberto Costanzo dei Carabinieri di Saluzzo - ma solo portarlo a mano e mostrarlo. Per questo si è creato l'equivoco e il personale del carcere si è insospettito. Ci hanno chiamati all'una e mezza e alle 16 gli artificieri avevano già decretato il falso allarme». Oltre alla radiolina provvista di cuffiette, nel pacco c'erano anche delle lamette e alcune confezioni di gomme.